Regione, Confsal-Crab chiede la riqualificazione del personale: “Stanchi di essere sottopagati”

Il sindacato chiede che venga derogato il superamento dello 0,55% del monte salariale in modo che si possa procedere alla riqualificazione di tutto il personale

Il Confsal-Crab, sindacato che tutela i dipendenti della Regione delle categorie A e B del comparto non dirigenziale, non getta la spugna. Continua la lotta volta alla riqualificazione del personale interno

Confsal-Crab: “Deroga al superamento dello 0,55% del monte salariale”

“L’Amministrazione regionale, rappresentata dall’Assessore On. Messina e dal dirigente generale della F.P. dott.ssa Madonia, nell’audizione in commissione bilancio all’Ars del 29 marzo u.s., ha lasciato l’amaro in bocca. La richiesta è stata effettuata dai coordinatori regionali di questa O.S., Giuseppe Di Rocco e Giuseppe Failla, riguardo la problematica della riqualificazione dell’intero personale del comparto non dirigenziale. L’Amministrazione ha dichiarato che non è possibile procedere alla riqualificazione per tutti i dipendenti in quanto la somma messa a disposizione non basta. Il motivo? Una norma dello Stato, che prevede il superamento dello 0,55% del monte salariale, non consentirebbe di avere a disposizione le economie che servono”. 

“Problematica tutta siciliana: l’Amministrazione provveda”

La Confsal-Crab, tuttavia, si ritiene soddisfatta poiché oggi, grazie all’incessante azione sindacale, è riuscita a smuovere le coscienze dei colleghi, dei politici e degli altri sindacati, da sempre disinteressati volutamente alla relativa problematica.

“Ci riteniamo soddisfatti poiché per la prima volta, dopo l’incontro in commissione bilancio, è uscita sui media una dichiarazione ufficiale dell’Assessore Messina sulla riqualificazione del personale. A tal proposito, dopo avere presentato la proposta nero su bianco nella stessa commissione, questa O.S. chiede ufficialmente che l’Amministrazione provveda, attraverso i propri interlocutori politici nazionali, alla deroga di tale norma. La Regione Siciliana si ritrova con il 50% del personale in basse categorie (A e B), mentre in tutte le altre regioni si arriva al 13%. E’ evidente che la problematica è tutta siciliana. Si rammenta, inoltre, che il personale di categoria A e B da quasi un trentennio svolge mansioni superiori con spirito di sacrificio per il buon funzionamento della macchina amministrativa”.

“Questo personale, stanco di essere sottopagato e di non avere riconosciuto un sacrosanto diritto alla carriera è in procinto di procedere, se la classe politica non risolverà tale problematica nell’immediato, ad una negoziazione istruttoria giusvaloristica. Una sorta di class action che porterebbe la stessa ad un notevole esborso economico. Dunque, si reitera alla classe politica ed, in particolare, al Presidente On. Schifani, di attivarsi affinché la deroga al superamento dello 0,55% sia esclusa per la Regione Siciliana in modo che si possa procedere alla RIQUALIFICAZIONE di tutto il personale del comparto non dirigenziale”, così in una nota del sindacato.

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