Regionali, Trizzino (M5S): “La nostra storia non è negoziabile, Chinnici sia netta”

L’alleanza tra Movimento 5 Stelle e Pd in Sicilia corre sul filo del rasoio: ecco gli ultimi aggiornamenti

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Temi non negoziabili, sui quali non è possibile fare un passo indietro, pena la fine dell’alleanza col Pd. È ciò che è emerso nel corso dell’assemblea regionale del Movimento 5 Stelle tenutasi ieri sera a Palermo, al San Paolo Palace, in vista delle elezioni regionali in Sicilia. Un incontro che ha visto anche l’intervento, in collegamento, del leader Giuseppe Conte.

All’indomani del confronto decise sono le parole del deputato all’Ars Giampiero Trizzino. “Ci sono storie che non si possono cancellare, battaglie che hanno segnato la vita dei portavoce del MoVimento 5 Stelle Sicilia nei lunghi dieci anni di lavoro all’Assemblea regionale siciliana”, dichiara.

TRIZZINO (M5S9: “LA NOSTRA STORIA NON È NEGOZIABILE”

“Come posso dimenticare la fatica prima e la soddisfazione dopo, quando approvammo insieme al Forum siciliano dei movimenti per l’Acqua la legge sul servizio idrico all’indomani dei referendum del 2011? – chiede Trizzino -. Una legge storica per la Sicilia, che riconosce l’acqua come bene comune, privo di interessi lucrativi. Come posso dimenticare le battaglie insieme a Greenpeace contro le trivellazioni petrolifere che hanno distrutto il volto di interi territori siciliani? Come posso dimenticare le denunce contro i disastri ambientali delle industrie che hanno divorato le nostre risorse naturali?”.

L’elenco delle lotte sull’isola prosegue. “Come posso dimenticare tutte le volte che ho gridato che la vera svolta sulla gestione rifiuti è l’economia circolare e non un termovalorizzatore che brucia ciò che invece può essere recuperato? Come posso dimenticare le nostre leggi contro l’abusivismo edilizio e l’aggressione del cemento selvaggio sul paesaggio siciliano? Tutte queste cose e molto altro, fanno parte della mia storia politica. Fanno parte della storia del MoVimento 5 Stelle Sicilia e non si possono rinnegare”.

“Se di accordo si deve parlare, allora lo si faccia sui nostri temi – chiude Trizzino -. Chiederemo a Caterina Chinnici e a coloro che hanno siglato il patto delle primarie di giugno di essere netti, perché la nostra storia non è negoziabile“.

REGIONALI, VACILLA L’ACCORDO TRA PD E M5S

Insomma, l’alleanza tra Pd e M5S in Sicilia potrà andare avanti solo se vi sarà unità di intenti su punti indiscutibili. Sono quelli indicati dallo stesso leader nazionale Giuseppe Conte ieri sera e che ora finiranno sul tavolo davanti a Caterina Chinnici, vincitrice delle primarie della coalizione progressista.

“La riunione plenaria del M5S Sicilia insieme a Giuseppe Conte, tenutasi ieri sera, ha scelto di sottoporre alla coalizione un documento nel quale verranno indicati punti non negoziabili: tutela dell’ambiente, economia circolare, sanità pubblica, inclusione sociale, ecc..”. Così spiega Trizzino. “Dopo i fatti di Roma è giusto interrogarsi sulla tenuta della alleanza anche in Sicilia. Dobbiamo essere cauti. Per questo abbiamo elaborato questa proposta, che il nostro referente regionale Nuccio Di Paola sottoporrà agli alleati e alla candidata presidente Caterina Chinnici”.

Sul destino dell’accordo in vista delle elezioni regionali c’è quindi ancora un grosso punto interrogativo. A gettare un’ombra in più ieri mattina Cateno De Luca, all’hotel San Paolo Palace di Palermo per annunciare i nomi a suo sostegno. Il candidato alla presidenza della Regione Siciliana, interrogato dai giornalisti, si è lasciato andare ad alcune rivelazioni sulle forze politiche in campo. 

“La Chinnici si ritirerà domani, sarà ufficializzata la spaccatura fra PD e Cinque Stelle – aveva detto alla stampa -. La Chinnici è entrata in crisi perché non è fatta per questi giochi, una brava persona che non è abituata”.

 

Foto Facebook Giampiero Trizzino

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