Referendum 2025, affluenza bassa in Sicilia: si può votare fino alle 15

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Affluenza bassa in Sicilia domenica, nel primo giorno di voto per il Referendum. Solo il 16,32% della popolazione siciliana si è presentata alle urne. Tra le province, a guidare la classifica è Palermo, dove ha votato il 18,07% degli aventi diritto, seguita da Enna (17,99%) e Catania (17,01%). In fondo alla graduatoria si trova Agrigento, ferma al 13,36%. In Italia l’affluenza alle 23 era al 22%: in Calabria maggiore astensione, minore in Toscana.

Referendum 2025, cosa si vota?

Italiani chiamati a votare su cinque quesiti: quattro riguardano il lavoro, proposti dalla Cgil e in particolare l’abrogazione di alcune parti del Jobs Act. Un quesito, invece, è sul tema della cittadinanza, ed è stato proposto da +Europa. Seggi aperti fino alle 15. Saranno validi solo se si raggiungerà il quorum, ovvero 50% più uno.

Il Quesito 1 riguarda i Licenziamenti legittimi: votando sì sei d’accordo al reintegro nel posto di lavoro anche nei contratti a tutele crescenti. Votando no sei contrario al reintegro e sei favorevole solamente all’indennizzo.

Il Quesito 2 chiede se si vuole eliminare il tetto massimo all’indennità dovuta ai lavoratori per i licenziamenti illegittimi nelle aziende con meno di quindici dipendenti, consentendo al giudice di determinare l’importo senza limiti predefiniti. Votando sì si è d’accordo sul far decidere al giudice l’indennizzo senza limiti. Invece col No si è favorevoli a dare massimo sei mensilità d’indennizzo anche se il licenziamento è ingiusto.

Il Quesito 3 se abrogare alcune norme che stabiliscono quand’è che un’azienda può assumere lavoratori con contratti a tempo determinato e a quali condizioni può prolungare e rinnovare questi contratti. Col SI gli italiani ristabilirebbero una “causale” anche per contratti inferiori di dodici mesi mentre col NO la causale solo per contratti di dodici mesi o più.

Il Quesito 4 riguarda invece appalti e infortunio sul lavoro: con il SI viene stabilito che il committente (cioè chi affida un lavoro in appalto) è responsabile anche per i rischi dell’appaltatore (chi riceve l’incarico di fare il lavoro). Se si barra il NO si è d’accordo sul fatto che la responsabilità resta solamente all’appaltatore.

Infine il Quesito 5 parla della Cittadinanza per stranieri: bastano 5 anni di residenza legale (SI) oppure servono sempre 10 anni di residenza (NO).