Record per una scuola di Palermo, azzerata la dispersione: “Li recuperiamo anche sotto casa”

La dispersione scolastica, anche a Palermo, è un tema sempre attuale. La Sicilia risulta tra le regioni più colpite d’Italia dal fenomeno, che si aggira sul piano nazionale oltre il 15%. Però dal capoluogo siciliano arriva una storia che fa ben sperare sul contrasto agli abbandoni in età precoce.

Nel 2013 l’Istituto comprensivo Sperone-Pertini, alla periferia sud di Palermo, ha toccato un picco del 27,3% di abbandono precoce del percorso di studi. Oggi, a 10 anni esatti di distanza, quella percentuale si è ridotta all’1%. Dietro a questi numeri grezzi si nasconde la passione di una dirigente, Antonella Di Bartolo, e di tutto il suo corpo docente.

“Lavoriamo in un territorio complesso”, ha dichiarato la preside, che però insiste nel voler condividere il merito del successo con i suoi colleghi. “Tutti insieme – spiega in un’intervista a Orizzonte Scuola abbiamo ragionato su come porre rimedio a questa situazione inaccettabile. Ci siamo messi al lavoro su più linee d’intervento”.

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Secondo Di Bartolo, la periferia di Palermo è un luogo che si presta alla dispersione scolastica, dal momento che “buona parte della popolazione vive una situazione di disagio economico, sociale ed educativo- spiega la preside dell’istituto palermitano- Abbiamo messo in atto importanti misure di sistema accanto a azioni quasi sartoriali, a misura di ciascun bambino e di ciascuna bambina e soprattutto dei loro genitori. È anche capitato di andare a recuperarli a casa, o per strada”.

Su Twitter, oggi chiamato X, è diventato virale lo scatto della preside che va sotto il palazzo di uno dei suoi studenti per convincere i genitori ad abbattere la piaga della dispersione. Un esempio di forza e amore per il proprio lavoro e mestiere, in un quartiere complesso come lo Sperone.

Fonte foto: profilo X nicola tosti