Proteggere la biodiversità grazie all’Intelligenza artificiale: i risultati del progetto “HEASY” in quattro aree simbolo del Mediterraneo

Workshop, conferenze e incontri con la comunità scientifica e il pubblico nei territori interessati dalle ricerche e analisi. Il 4 luglio evento di presentazione a Palermo

Le prime esplorazioni sul campo sono state realizzate tra agosto e ottobre 2024, in quattro aree simbolo della biodiversità del Mediterraneo, grazie alla ricerca avanzata, alle biotecnologie e all’intelligenza artificiale. Adesso le attività del progetto “HEASY – Reproductive health, biosensors and computer vision to conserve and protect the marine ecosystem” arrivano al grande pubblico. 

Il progetto, finanziato dal National Biodiversity Future Center (NBFC) – il Centro Nazionale per la Ricerca della Biodiversità finanziato dal PNRR–Next Generation EU – con il suo Spoke 1 Università degli Studi di Palermo, che segue in particolare la biodiversità del Mare, coinvolge alcune tra le più prestigiose università e aziende italiane, tutte unite dalla stessa missione di trasformare i dati scientifici in azioni concrete per l’ambiente

Del team multidisciplinare fanno parte l’Università degli Studi di Messina, che si occupa del coordinamento scientifico, del biomonitoraggio ambientale dell’aera dello Stretto di Messina applicando approcci tradizionali e innovativi, come la metabolomica ambientale, ma anche di sviluppo sperimentale per la realizzazione di  prototipi di biosensori multiparametrici portatili; l’Università degli Studi di Cagliari, che si focalizza sullo studio degli impatti ecotossicologici sulla salute riproduttiva di organismi degli habitat bentonici; l’Università degli Studi di Napoli Parthenope, con un particolare interesse per gli habitat coralligeni, occupandosi anche di sviluppare un sistema di studio e costruzione di modelli tridimensionali; l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, che si occupa del biomonitoraggio della biodiversità nel Mar Piccolo di Taranto; South Side, società di consulenza strategica di Palermo, responsabile della comunicazione strategica e della divulgazione scientifica; Cloudia Research, società di digitalizzazione d’impresa con servizi cross-industry, responsabile dello sviluppo di un sistema di identificazione e censimento di specie coralligene basato su computer vision e intelligenza artificiale.  

Lo scopo del progetto? Analizzare la salute di ecosistemi marini attraverso biosensori e tecnologie all’avanguardia; studiare l’impatto delle attività antropiche sugli ecosistemi marini, valutando gli effetti esercitati da contaminanti ambientali e cambiamenti climatici; sviluppare software di riconoscimento automatico delle specie marine, grazie a potenti algoritmi di AI; e offrire supporto scientifico alle istituzioni per una gestione davvero sostenibile dell’ambiente marino.  

Le attività hanno riguardato lavori di campionamento, con prelievo di campioni di acqua, sedimento e organismi animali e vegetali per le analisi di contaminanti (tradizionali ed emergenti, microplastiche comprese) e approcci multibiomarkers per le analisi biologiche, in quattro aree simbolo della biodiversità (e della fragilità) del Mediterraneo: il Mar Piccolo di Taranto (una delle zone più delicate, messa alla prova da decenni di pressione industriale), il Golfo di Cagliari (dove sono presenti  ecosistemi bentonici a rischio a causa di inquinanti emergenti e cambiamenti climatici), le Aree del Cilento (il regno sommerso del coralligeno, dove la biodiversità è una risorsa da proteggere), lo Stretto di Messina (un laboratorio naturale unico, ideale per sviluppare modelli di monitoraggio ambientale). 

Il progetto, con le sue finalità, è stato presentato in diversi contesti e in diverse città come all’EcoMed di Catania, al Sustainability Day dell’Università degli Studi di Messina e al Congresso SIBM di Napoli.  

Il prossimo 4 luglio, alle 10.30, l’appuntamento sarà a Palermo, presso l’Ecomuseo del Mare “Memoria Viva”: sarà presentato il progetto HEASY e lanciata una campagna di sensibilizzazione sui temi del progetto. Sono previsti panel di approfondimento, workshop e demo del software AI istruito per il riconoscimento delle specie coralligene. Ci si può registrare all’evento cliccando sul link: https://progettoheasy.eventbrite.it/