“Prendi la bambina in azienda”, la trappola di Angelo Reina per uccidere Marisa Leo

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“Vieni a prendere la bambina in azienda da me”, così Angelo Reina ha ingannato l’ex compagna, Marisa Leo, per poi ucciderla.

Come riportato da La Repubblica, l’imprenditore di 43 anni aveva già pianificato tutto. La donna si è presentata all’appuntamento ma la piccola non c’era, Angelo l’aveva lasciata poco prima dalla sua bisnonna. Ha impugnato il fucile e le ha sparato. Poco dopo, l’uomo ha raggiunto il viadotto all’ingresso di Castellamare del Golfo e lì si è tolto la vita, puntandosi la stessa arma in bocca.

Le denunce e l’investigatore privato

Nel 2020, Reina era stata denunciato da Marisa per stalking. Denuncia, tuttavia, poi ritirata per mantenere “Rapporti civili”. Così raccontava la 39enne che confidava comunque alle amiche di non esser mai pienamente tranquilla quando lasciava la figlia con il padre.

Alla morte della donna, un investigatore privato si è presentato alla questura di Trapani e ha rivelato che qualche tempo fa, l’imprenditore gli aveva chiesto di pedinare l’ex compagna per scoprire una sua eventuale relazione sentimentale. Un’ossessione che l’ha portata alla morte.

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