“Ponte sullo Stretto? Soldi inutili e non sta in piedi”: la coerenza di Salvini dal 2016 a oggi| VIDEO

Un tempo vicino il Ponte sullo Stretto per Matteo Salvini era un male per l’Italia, oggi la più grande infrastruttura che sarà costruita nella storia della penisola. In meno di 7 anni il leader della Lega è passato dal non volere il Ponte a esserne il massimo sostenitore.

Oggi Matteo Salvini non è una figura politica qualunque, ma ministro delle Infrastrutture. Quindi avrà proprio lui l’incarico di portare in porto il progetto. A quanto è noto al momento il Ponte si farà con i fondi del famoso PNRR. Se nel 2023 Salvini è pienamente convinto del Ponte, nel 2016 era in piazza con una troupe televisiva di La7 e non era della stessa opinione.

Il capo della Lega, a domanda su cosa pensasse del Ponte che collegherebbe Sicilia e Calabria, rispose così: “Tanti siciliani mi hanno detto che le ferrovie nell’isola sono al 90% a binario unico e a gasolio. Non vorrei spendere miliardi di euro per un ponte in mezzo al mare, quando in Sicilia e in Calabria i treni neanche ci sono”.

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Invece ospite qualche settimana fa da Bruno Vespa ha dichiarato:  “A ponte fatto e ad alta velocità completata sia in Sicilia che in Calabria, Palermo-Roma, 5 ore e mezza in treno rispetto alle 12 ore di oggi. Ci saranno 100.000 posti di lavoro veri nell’arco di 5 anni, un risparmio ambientale unico al mondo, 140.000 tonnellate di CO2 non emesse nell’aria e il canale di Sicilia assolutamente ripulito. E poi un risparmio di tempo, di soldi, di salute. Ed un gioiello, ce lo diciamo, dell’ingegneria italiana nel mondo. Gli italiani hanno già pagato un sacco senza che sia stata posata una pietra”. 

Fonte video: L’aria che tira, La7