Poliziotti corrotti a Palermo, restano in carcere i due agenti in affari col pusher

Nessuna scarcerazione per i due poliziotti in servizio alla Squadra Mobile di Palermo accusati di corruzione. Così si è espresso il Gip, respingendo la loro istanza.

Poliziotti corrotti a Palermo, le accuse

Salvatore Graziano, 56 anni, e Fabrizio Spedale, 54 anni, sovrintendente capo e vice sovrintendente, sono stati arrestati lo scorso 4 ottobre con le accuse, a vario titolo, di corruzione, peculato e falso materiale ed ideologico. Nell’inchiesta è coinvolto uno spacciatore, Ignazio Carollo, 42 anni, anche lui finito in carcere.

Gli affari con lo spacciatore

Nel corso delle indagini è emerso che il sovrintendente capo avrebbe ricevuto denaro dallo spacciatore in cambio di informazioni su attività investigative in corso. I due poliziotti, inoltre, in due diverse occasioni, a seguito di alcuni sequestri di droga, avrebbero sottratto parte della merce e l’avrebbero fatta avere al pusher perché la rivendesse. Gli indagati sono anche accusati di aver falsificato i verbali di distruzione dello stupefacente. Avrebbero finto in questo modo lo smaltimento della droga sequestrata.