Pietro Tonolo e la sua band, al Tatum di Palermo 45 minuti imperdibili di Bill Evans

Tonolo

C’è un bel “late night feeling” nelle note del sassofonista Pietro Tonolo e
della sua band. Vibrante e senza malinconia, emerge solo tanta energia nella
notte palermitana per questo set dedicato alla musica di Bill Evans che si
conclude, monkianamente, “around midnight”.

Un quartetto di fuoriclasse che sembra suonino assieme da sempre data la qualità e la lucidità dell’interplay, composto dal solito Mimmo Cafiero alla batteria, Pietro Leveratto al contrabbasso e Salvatore Bonafede ai tasti. Come dicevamo: malinconia poca, energia tanta. Ben 45 minuti di bop ad alta
tensione che si stemperano, meravigliosamente coese fino al blues di chiusura,
con la luna che si riflette sulle “balate” lucide di via dell’Università.

Gli standard di Bill Evans pulsano di nuova viva, cinetica energia con un
instancabile Cafiero che relegala una propulsione serrata ma mai sopra le
righe e che affianca la texture mingusiana di Leveratto al basso. Al piano,
invece, Bonafede esalta i fraseggi del leader che si alterna tra sax tenore e
soprano regalandoci momenti di grande, notturna poesia.

Il quartetto vanta un’alchimia sonora perfetta, con i sideman locali in gran
spolvero e un leader che regala luce nuova e fiammante alle canzoni del
mitologico pianista statunitense.

Davvero una bella serata di jazz vero, (neo)classico e vivace, sempre divertente e un pubblico attento con pochi cellulari nelle mani. Questo jazz non è da second screen, evidentemente.

Le domeniche del Tatum Art, specie per chi può intrattenersi fino alla fine del secondo set, notoriamente quello più libero e a volte audace, sono un must sempre. Fino al 2 giugno, però, per tutta la durata dello “Streaming Vanguard Springtime” diventano davvero un must.