Per potere celebrare in forma pubblica i funerali di Francesco Bacchi raccolte già 4.000 firme

Parenti ed amici indignati hanno promosso una petizione online su change.org per un giusto funerale: sta avendo uno straordinario successo

Lo scorso 19 febbraio nel cimitero di Partinico solo pochi parenti ed amici, controllatissimi dalle forze dell’ordine, hanno avuto la possibilità di potere dare un addio a Francesco Bacchi, il diciannovenne di Partinico ucciso cinque giorni prima nel corso di una rissa. Questo per il divieto imposto dal questore Vito Calvino, per ragioni di ordine pubblico e sicurezza, di svolgere funerali in forma pubblica. Un provvedimento dettato dal fatto che il padre del 19enne è Benedetto Ninì Bacchi, finito nell’inchiesta “Game over” come principale indagato dell’affare dei centri scommesse e della mafia. Questa soluzione ha ovviamente lasciato l’amaro in bocca ai familiari ed a tutti quelli che, invece, avrebbero voluto una cerimonia aperta a tutti per un caloroso saluto allo sfortunato giovane.

“Francesco ucciso due volte”

Un’amica di famiglia, Alessandra Maltese, ha commentato il mancato funerale dicendo, come scrive il Giornale di Sicilia: “Francesco ucciso due volte, la seconda volta lo ha ucciso lo Stato che ha manifestato la sua forza contro un ragazzo addossandogli delle colpe che non ha mai avuto”. Aggiungendo inoltre: “Per questione di ordine pubblico — sostiene Maltese – i funerali si sono svolti solo in forma privata. Questo ha generato un ulteriore indignazione tra i familiari, gli amici e tutti i cittadini che si sono stretti intorno al dolore della famiglia. Pertanto la comunità chiede a gran voce che venga celebrato anche un funerale aperto a tutti per poter dare a Francesco un dignitoso saluto”.

Lanciata una petizione online per un funerale pubblico

Per questo è partita una raccolta firme su change.org, una delle piattaforme on line che si presta a queste iniziative. La risposta è stata importante: in appena tre giorni ha raggiunto quasi 4 mila adesioni, andando oltre ogni aspettativa. Quando fu lanciata l’obbiettivo era quello di raggiungere il tetto di 2.500 firme. Un traguardo ampiamente superato già nelle prime 24 ore, ed il nuovo nuovo obbiettivo adesso è a quota 5 mila. Chi vuole può partecipare anche firmando i moduli cartacei distribuiti nei principali esercizi commerciali del paese.