Paletta e posto di blocco: lei fa puzza, dobbiamo ritirarle la patente | Gli agenti di polizia stanno rastrellando le strade siciliane così

Controllo polizia (Depositphotos) - palermolive.it

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Clamorosa novità per quanto concerne i posti di blocco e il possibile ritiro della patente. Ecco cosa sta succedendo in questa fase

Mettersi alla guida di un’automobile è una cosa seria e va fatto nel massimo delle proprie capacità a prescindere. Qualora non ci si senta in grado di farlo è meglio evitare e far condurre il veicolo a qualcun altro.

Si pensi ad esempio ad una serata in discoteca in cui magari si è alzato un po’ troppo il gomito. Le opzioni in questi frangenti sono due: la prima è sperare che ci sia in gruppo qualcuno che non abbia bevuto e che possa guidare mentre la seconda è aspettare qualche ora e smaltire l’euforia dell’alcool.

Qualora invece si proceda senza criterio, il rischio è quello di provocare dei pericolosi incidenti, che purtroppo sulle nostre strade sono sempre troppo numerosi. L’altra eventualità da considerare è quella di essere fermati ad un posto di blocco.

Laddove avvenga e gli agenti decidono di disporre l’alcol test si va in contro al ritiro della patente, ad un’ingente sanzione pecuniaria e perché no anche al sequestro del mezzo. Insomma si ha tutto da perdere.

Il nuovo sistema per verificare lo stato di ebrezza alla guida

A rendere ancora più complicata la situazione è una recente sentenza della Cassazione che ha cambiato radicalmente le carte in tavola. Stando a questa recente disposizione per rilevare lo stato di ebrezza al volante basterà che le Forze dell’Ordine percepiscano l’odore derivante dalle bevande alcoliche o in alternativa l’incapacità di rispondere alle domande.

Questi parametri sono stati ritenuti “elementi obiettivi” che non rendono necessario l’alcoltest. A prescindere da ciò la soglia consentita resta comunque 1,5. Dunque, uno stravolgimento in piena regola che sicuramente farà tanto discutere.

Infrazione alla guida (Depositphotos) - palermolive.it
Infrazione alla guida (Depositphotos) – palermolive.it

La sentenza della Cassazione che cambia tutto

La sentenza oggetto della questione è stata emessa in seguito al ricorso di un automobilista di Brescia, che la Cassazione ha respinto chiarendo che l’accertamento della concentrazione alcolica può avvenire in base ad elementi sintomatici per tutte le ipotesi di reato previste dall’articolo 186 del Codice della Strada.

In virtù di ciò, secondo i giudici le testimonianze e le osservazioni dirette possono essere dei parametri di verifica a tutti gli effetti per stabilire se un soggetto che ha bevuto è in grado o meno di guidare un’automobile o qualsiasi altro mezzo di trasporto. Il test alcolemico diventa quindi quasi del tutto opzionale. Sarà giusto? Non resta che vedere quali saranno i risultati.