Palermo, Razza chiude i centri vaccinali negli ospedali: la polemica

Chiudono i battenti a partire da oggi i centri vaccinali ospedalieri, in linea con le disposizioni dell’assessore regionale alla Salute e del dirigente generale del Dipartimento per la Pianificazione Strategica. Una scelta che ha aizzato non poche polemiche nel mondo politico.

covid ruggero razza

Da oggi, 19 novembre, i centri vaccinali ospedalieri di Palermo chiuderanno. A portare avanti la campagna vaccinale contro il Covid ci penseranno l’hub della Fiera del Mediterraneo e i vari punti vaccinali territoriali. Così hanno stabilito l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza e il dirigente generale del Dipartimento per la Pianificazione Strategica Mario La Rocca.

Ieri si è dunque tenuto l’incontro tra il Commissario Renato Costa e i manager dei nosocomi, che seguiranno le direttive diramante.

M5S: “Ennesima scelta sbagliata”

Direttive che hanno scatenato polemiche nel mondo politico. Prime tra tutti quelle del Movimento 5 Stelle.

“Non c’è alcun dubbio, la chiusura dei centri vaccinali ospedalieri decisa da Razza è l’ennesima scelta sbagliata di questo governo del nulla. Se l’intento dell’assessore era anche quello di risparmiare, poteva andare a rivedere le spese degli hub, che costano tantissimo e in proporzione rendono molto, ma molto meno delle strutture che il governo vuole chiudere”. Così hanno dichiarato in una nota congiunta i deputati Giorgio Pasqua, Francesco Cappello, Salvatore Siragusa e Antonio De Luca, componenti della commissione Salute dell’Ars.

“Ancora una volta – proseguono – davanti ad un bivio, come spessissimo gli accade, il governo Musumeci sceglie di imboccare la strada sbagliata; tra l’altro generando notevole confusione in un momento in cui sono necessarie disposizioni univoche e chiare. Sarebbe stato molto più opportuno se il solerte assessore alla Salute avesse fatto qualcosa sul fronte delle vaccinazioni di prossimità, cioè quelle che dovrebbero fare medici di famiglia e pediatri di base, dove si registra l’immobilismo più totale”.

“A Razza ricordiamo che i centri vaccinali ospedalieri sono i soli che garantiscono una discreta sicurezza per le cosiddette vaccinazioni protette, che non possono essere fatte negli hub, in quanto non affiancati da una rianimazione”.

“Ci auguriamo – conclude la nota – che Razza torni sui propri passi; magari pensando ad una rivisitazione dell’organizzazione dei mega hub, i cui costi sono veramente notevoli e dove potrebbero essere individuate parecchie spese da tagliare senza incidere negativamente sulla campagna vaccinale”.

Lentini: “Follia chiudere in un punto fondamentale di Palermo”

Anche Totò Lentini, capogruppo dei Popolari e Autonomisti, si pronuncia contro la decisione della chiusura. Nella giornata di ieri, questi ha effettuato un sopralluogo nei punti di somministrazione del vaccino negli ospedali di Palermo.

“L’annunciata chiusura degli hub vaccinali negli ospedali – si legge in una nota – sarebbe un grave errore tattico e strategico in questo momento in cui stiamo assistendo ad una nuova fase di aumento dei contagi da Covid-19″.

“Considerato che si è iniziato a inoculare le terze dosi e nel frattempo si sta portando avanti, con qualche difficoltà, l’opera di convincimento alla vaccinazione nei confronti di quanti ancora non hanno ricevuto nemmeno la prima dose, e che quindi la mole di lavoro sicuramente è in fase di aumento, non comprendo la necessità di chiudere gli hub che tanto successo hanno avuto per la loro efficienza nella lotta ai contagi da coronavirus”.

“Oggi al Policlinico di Palermo fino alle 12.30 – prosegue Lentini – erano state somministrate oltre 200 dosi; pertanto ritengo che sia una follia chiudere i battenti in un punto geografico fondamentale della città; lontano dalla Fiera del Mediterraneo e da altri luoghi di inoculazione delle dosi”.

“In considerazione del lavoro svolto in questi lunghi e difficili mesi – conclude – invito i massimi dirigenti dell’assessorato alla salute e lo stesso assessore a voler riconsiderare l’opportunità di lasciare aperti gli hub per venire incontro a tutte le esigenze dei cittadini-utenti”.

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