Palermo, protesta ex percettori Reddito di Cittadinanza: “Solo 40 offerte di lavoro, come dovremmo campare?”

Una delegazione di manifestanti è stata ricevuta da Ettore Foti, dirigente generale del Dipartimento Lavoro

Questa mattina i disoccupati ex percettori di Reddito di Cittadinanza sono tornati in piazza per chiedere “lavoro, rispetto e dignità”, come recita lo striscione esposto sotto la sede della Regione. A partecipare alla protesta tanti percettori che sono già scesi in campo più volte negli scorsi mesi.

“La nuova misura che ha sostituito il Reddito di Cittadinanza, il Sostegno Formazione e Lavoro, si è rivelata un disastro  – afferma Davide Grasso dell’Associazione Basta Volerlo -: i disoccupati hanno percepito il sussidio una sola volta perché i corsi di formazione non sono mai partiti, mentre dal punto di vista occupazionale non è cambiato nulla. Questa mattina le offerte di lavoro sulla piattaforma Siisl erano solo 40 per tutta la Sicilia e i percettori di RdC, fino al 31 luglio 2023, erano 480mila nell’isola”.

Ex percettori RdC protestano a Palermo: “Serve Assegno di Dignità”

Dall’abolizione del Reddito di Cittadinanza la platea dei percettori si è divisa tra i cosiddetti “non occupabili”, che oggi percepiscono l’Assegno di Inclusione, chi dovrebbe avere accesso al Sostegno Formazione e Lavoro e chi è stato escluso dalla misura. “Qui ci sono famiglie – afferma Tony Guarino dell’Unione Globale dei Siciliani – che non riescono ad arrivare a fine mese, pensionati a cui è stato tolto il reddito che pagano l’affitto, padri e madri di famiglia che non riescono né a seguire i corsi né a lavorare. In Sicilia non c’è lavoro e lo Stato non ci aiuta. Altro che assegno di Inclusione, serve istituire un Assegno di Dignità finché non sarà garantito lavoro per tutti!”.

I manifestanti hanno ottenuto un incontro a Palazzo d’Orleans, dove una delegazione è stata ricevuta da Ettore Foti, dirigente generale del Dipartimento Lavoro.

“Serve protestare – afferma Giorgio Caruso di Trinacria – anche per i più giovani che in Sicilia non vedono un futuro. Il reddito medio qui è 14mila euro, nella provincia di Bolzano è 26mila euro. Perché i ragazzi dovrebbero scegliere di non emigrare? Il Reddito è un sostegno essenziale, che va accompagnato a politiche attive che favoriscano l’occupazione, che in Sicilia è ferma al 46%”.

CONTINUA A LEGGERE

 

Le famiglie siciliane scendono in piazza per il “reddito di dignità”