Palermo, muore dopo il parto insieme al figlio: rinvio a giudizio per tre medici

Il processo avrà inizio nel mese di giugno

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Si terrà il 3 giugno la prima udienza del processo a tre medici per la vicenda inerente alla morte di Candida Giammona, 40enne morta a Palermo, alla clinica Candela, dopo il parto. Insieme a lei, quel 30 gennaio 2021, morì anche il figlio Leon, appena venuto al mondo.

La decisione del Gup Lorenzo Iannelli arriva al termine dell’udienza preliminare. Indagati per la vicenda tre ginecologi: Laura Carlino, 58 anni, Salvatore Bevilacqua, 60 anni, e Maria Genova, 33. Ad assistere i tre medici, rispettivamente, gli avvocati Sergio Monaco, Massimiliano Miceli e Antonino Reina.

La famiglia della 40enne, che si è costituita parte civile, rappresentata dall’avvocato Giuseppe Incardona, si è espressa inoltre contro l’archiviazione per un quarto medico, Giovanni Spinnato. Questi è difeso dall’avvocato Gianfranco Viola.

La Procura contesta ai tre medici di aver causato la morte di Candida Giammona per via di un fatale errore. Dopo il cesareo d’urgenza e la nascita del piccolo, non hanno infatti effettuato l’asportazione dell’utero, intervento che si ritiene avrebbe potuto salvare la donna.

Una ricostruzione confutata dai legali dei medici della clinica Candela, che affermano che è stato fatto tutto il possibile per salvare la vita della paziente.

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