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Palermo, Inzaghi: “Serve un esame di coscienza, tutti dobbiamo dare qualcosa in più” – VIDEO

Un Filippo Inzaghi che non cerca scuse quello che ha parlato in conferenza stampa nel pomeriggio commentando il momento del Palermo che viene da due sconfitte di fila e sabato, nel giorno dei 125 del club, ospiterà al Barbera il Pescara. Queste le sue parole:

“Penso sia un momento un po’ così: i conti li faccio sulle dieci partite, poi è chiaro che quando si perde è giusto analizzare e non nascondere la testa sotto la sabbia. Voglio comunque fare un ringraziamento alla gente di Palermo, sentire gli applausi del nostro stadio dopo uno 0-3 non mi era mai capitato in carriera. Questo è un pubblico che merita tanto, dobbiamo essere alla sua altezza e per otto partite lo siamo stati: una battuta d’arresto era preventivabile, ma anche dalle sconfitte si esce rafforzati. Mancano ancora 28 partite alla fine, serve un esame di coscienza da parte di tutti e tutti devono capire che le corazzate non esistono: è un gioco che fanno gli altri per farcelo credere, dovremo diventarlo con il tempo e il lavoro.

“Siamo forti, la qualità c’è – prosegue Inzaghi -. Dobbiamo ripartire da questo e dimenticare queste due partite, anche se con il Monza eravamo partiti bene; è chiaro tuttavia che una squadra che vince non può prendere un gol del genere, ma dagli errori si deve crescere e imparare. Siamo quasi al completo, l’unico che manca è Gyasi che ne avrà ancora per un paio di partite: Possiamo giocarcela con tutti, ma bisogna crescere ancora per alimentare il nostro sogno e lavorare tutti un po’ di più, io per primo”.

Poco pressing nelle ultime partite: “Chiedo tantissimo a questa squadra e un calo è fisiologico: fisicamente veniamo sempre fuori alla distanza, ma dobbiamo tornare a pressare forte sulla palla perché è stata la nostra grande forza”. Sui singoli: “Peda ha fatto molto bene al centro, Bani è pronto. Prima del Monza aveva fatto solo un allenamento e se fossimo stati a cinque giornate dalla fine l’avrei fatto giocare, ma con ancora 28 partite davanti e con Peda che in quel ruolo aveva dimostrato di valere non ho corso rischi: chiaramente Bani rientrerà, mentre Pierozzi può giocare sia da braccetto che da quinto; Diakité ha fatto ottime partite, ma abbiamo pronto anche Bereszynski. Contro il Pescara avrò l’imbarazzo della scelta: è il momento di tornare a fare quel che sapevamo fare. Qualcuno più fresco ci sarà: ho in mente 4-5 cambi, ma non stravolgerò la squadra”.

Inzaghi chiede maggiore precisione nel servire gli attaccanti che al tempo stesso devono migliorare nei movimenti: “Contro il Monza mi serviva qualcuno che puntasse l’uomo sulla fascia, in un momento in cui dovevamo tornare a recuperare la partita, e per questo ho preferito puntare nuovamente su Vasic: quando potrò cercherò di farlo giocare mezzala, perché garantisce quantità e qualità, ma quando bisogna recuperare la partita un esterno che punta e può crossare per attaccanti come Corona e Pohjanpalo in mezzo all’area può servire. Gli attaccanti vanno serviti meglio, ma anche loro devono muoversi meglio senza palla. Penso che torneranno a fare quei gol che hanno sempre fatto”.

Inzaghi ripete che bisogna fare qualcosa in più: “Quando perdo non sono mai soddisfatto, non ci dormo la notte: Catanzaro e Monza sono state due partite diverse, ma ci sono servite per capire che quello che abbiamo fatto finora non basta. Per alimentare il nostro sogno dobbiamo tutti fare qualcosa in più, io in primis: mancano ancora tante partite e sappiamo che per alimentare il nostro sogno possiamo classificarci tra le prime due o arrivarci in altri modi; dobbiamo stare tutti sereni, capire cosa non è andato e dare qualcosa in più”.

Gli attaccanti: “Palumbo dà più imprevedibilità e qualità: valuterò i più freschi, ma devo anche tenere conto di chi può cambiare la partita entrando in corso d’opera. Gli attaccanti hanno giocato tutti, non ha senso rimpiangere sempre chi non gioca. Noi allenatori siamo pagati per fare delle scelte. Le critiche non le leggo. Corona sta meritando di entrare per primo, partire con due prime punte dall’inizio non è semplice, visto il nostro modo di giocare, ma continuando così può raggiungere un posto da titolare”.

VIDEO – La conferenza di Filippo Inzaghi

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Redazione PL