Palermo e il lungo giorno delle “Vampe”, 44 gli interventi di vigili del fuoco e forze dell’ordine

Bruciati oltre una cinquantina di cassonetti

vampe

Un lungo giorno e una lunga notte per i vigili del fuoco del comando di Palermo e le forze dell’ordine, impegnati già da ieri mattina nelle operazioni di spegnimento delle “Vampe di San Giuseppe”. In totale, si sono registrati circa 44 interventi e due agenti di polizia feriti.

I roghi hanno interessato diversi quartieri rionali della città, soprattutto in periferia.

Danneggiati mezzi dei vigili del fuoco

Pesante anche il bilancio dei danni infatti n.2 APS (auto pompa serbatoio) sono state danneggiate dal lancio di sassi e oggetti pesanti che hanno sfondato i parabrezza dei mezzi, un vigile è stato colpito allo zigomo da un sasso è stato trasportato in ospedale per accertamenti, stato dimesso con 7 gg di prognosi

RAP: “Rimosse almeno il 95% delle vampe”

L’Azienda RAP come prevenzione infatti con continui monitoraggi e con la supervisione della cabina di regia guidata dalla questura di Palermo  RAP aveva  rimosso rifiuti accatastati almeno su oltre 32 siti individuati come siti sensibili, dallo Zen a Borgo Vecchio, dall’Arenella a Bonagia. In alcuni casi, come è avvenuto nel porticciolo Arenella, a Piazza Kalsa le cataste di legno sono state rimosse più volte. Le attività di prevenzione, avviate in sinergia con le forze dell’ordine, hanno portato alla rimozione del 95% delle vampe. Per eliminare il bruciato già da domani, dopo una attenta caratterizzazione RAP avvierà le bonifiche che sicuramente si protrarranno per una settimana. Al momento sono 180 i cassonetti danneggiati dalle vampe nella notte.

Vampa di San Giuseppe, antica tradizione o pericolosa usanza?

La vigilia del 19 marzo, tradizione vuole che una grande fiamma venga accesa nei vari quartieri di Palermo. Il rito delle Vampe di San Giuseppe è attribuibile all’antichissimo culto del sole e all’ingresso della primavera: il fuoco simboleggia l’astro che con il suo calore scaccia il freddo dell’inverno. La tradizione però lascia spesso spazio a fenomeni incontrollati di violenza con roghi che minacciano abitazioni e spaventano i residenti, fino ad arrivare a veri e propri scontri con le forze dell’ordine e i vigili del fuoco che intervengono per domare le vampe.