Palermo, Corona torna in rosanero? Ecco le prossime mosse di De Sanctis

Giornata indicativa, quella di venerdì 14 giugno, per svelare le prime possibili mosse di mercato dei club di Serie A e B. Scade infatti oggi il termine ultimo per far valere il diritto di riscatto sui calciatori attualmente in prestito. Dall’esito delle suddette trattative verranno dunque fuori i primi indizi sulle strategie di mercato che le società intenderanno adottare dal primo di luglio, data in cui il calciomercato aprirà ufficialmente i battenti.

Nel Palermo sono quattro i giocatori per i quali potrebbe essere esercitato tale diritto: Coulibaly, Henderson, Traoré e Mancuso. Tuttavia la dirigenza rosanero, per svariati motivi, ha già deciso che nessuno dei quattro proseguirà il percorso in Sicilia, dando loro il via libera per il ritorno ai rispettivi club di appartenenza.

Il futuro di Corona

Diversa invece la situazione riguardante il giovane attaccante palermitano Giacomo Corona: in questo caso è l’Empoli, società con la quale il figlio di “Re Giorgio” ha disputato l’ultima stagione, a doversi pronunciare. In caso di mancato riscatto il classe 2004 farà immediato ritorno alla base; viceversa il Palermo avrà tempo fino a lunedì 17 giugno per far valere il diritto di controriscatto.

Diciannove gol e due assist, in 30 apparizioni con la formazione Primavera del club toscano, dicono tutto sulle prospettive di crescita del talento appena ventenne. Il futuro sarà azzurro o rosa? La risposta non tarderà ad arrivare. La certezza è che Corona, in caso di rientro a casa, sarebbe già pronto a dare il suo contributo alla causa.

Brunori al passo d’addio?

Nel frattempo il nuovo Direttore Sportivo, Morgan De Sanctis, lavora alacremente per provare ad accontentare le richieste del tecnico Dionisi. Tanti i nodi da sciogliere, in entrata così come in uscita: in primis il “caso” Brunori. Dal futuro del capitano rosanero passano gran parte delle strategie del club. Il calciatore è allettato dal richiamo della Serie A e, nello specifico, del Genoa che ha dimostrato un forte interesse per lui. Il Palermo però è stato chiaro: Brunori non si muoverà se non a fronte di una proposta congrua.

De Sanctis, che ha già avuto modo di discutere con il procuratore dell’italo-brasiliano, ha messo in chiaro che la base sulla quale poter trattare una sua eventuale cessione non dovrà distaccarsi di molto dalla valutazione data: ovvero 10 milioni di euro. Un tentativo per scoraggiarne la partenza o più semplicemente un modo per trarne il giusto profitto?

Le alternative a Brunori

Nel frattempo il Palermo valuta possibili alternative nel ruolo di punta centrale: al nome dell’esperto (e un po’ stagionato) Coda si aggiunge l’interesse concreto per il più giovane Pedro Mendes, portoghese classe 1999 che nell’ultima stagione ha vestito la maglia dell’Ascoli. I contatti tra le due società, come rivelato dal quotidiano Tuttosport, si sarebbero intensificati nelle ultime ore, nonostante la folta concorrenza di club italiani ed esteri. A Mendes si aggiunge poi l’interesse per due elementi giovanissimi e di prospettiva. I rosa sarebbero infatti sulle tracce dei fratelli Esposito: Sebastiano, che ha giocato nell’ultima stagione con la maglia della Sampdoria, e Francesco Pio in forza allo Spezia.

Entrambi dal prossimo primo luglio faranno rientro all’Inter, società che ne detiene i cartellini. Classe 2002 il primo e 2005 il secondo, i fratelli Esposito sono ormai stabilmente nel giro della Nazionale Under 21: undici presenze per Sebastiano, sei e due reti per Francesco. Sui due calciatori c’è ovviamente tanta concorrenza, ma il Palermo potrebbe essere agevolato dall’interesse che l’Inter ha manifestato per un altro giovane: Giuseppe Pipitò, classe 2010 facente parte delle giovanili rosanero, che ha scatenato su di sé una vera e propria asta tra le big italiane: Juventus e Roma su tutte.

Suggestione Casadei

A proposito di giovani interessanti impossibile non fare un accenno a Cesare Casadei, mediano ventunenne del Chelsea. Su di lui il Palermo sembrerebbe aver fatto un pensierino. La soluzione più verosimile sarebbe al momento il prestito, visto il costo proibitivo del cartellino del calciatore di scuola Inter (all’incirca 10 milioni di euro il suo valore n.d.r.). Quest’anno per lui 11 le presenze in Premier League con la maglia dei “blues”. L’interesse del Bologna in Serie A, piazza che gli permetterebbe di giocare anche la Champions, complica però ulteriormente il buon esito di una trattativa che già di per sé sembra inarrivabile.

Pigliacelli e Segre ad un bivio

Non solo mercato in entrata per i rosa che, Brunori a parte, rimangono all’erta su eventuali possibili uscite. Tra queste da valutare attentamente le situazioni relative a due “senatori” della squadra, ovvero Mirko Pigliacelli e Jacopo Segre. Entrambi andranno in scadenza a giugno del 2025 e, nonostante le voci di rinnovo circolate nei mesi scorsi, ad oggi non si è fatto alcun passo in avanti in tal senso.

Per Pigliacelli la prospettiva, in caso di permanenza, sarebbe quasi sicuramente rappresentata dalla panchina. È infatti chiara ormai la volontà del Palermo di affidare la porta al giovane Desplanches, sul quale arrivo i rosanero la scorsa estate hanno investito parecchio. Con queste premesse spetta dunque al trentunenne portiere romano decidere cosa fare del proprio futuro.

Futuro al quale dovrà dare una risposta anche Segre. Il centrocampista ha disputato una stagione eccezionale con il Palermo e, per tale motivo, non è difficile pensare che la dirigenza rosa sia pronta a rinnovargli senza alcun problema il contratto. L’unico ostacolo potrebbe essere rappresentato, come per Brunori, dal richiamo della A: sembra infatti che il Lecce stia corteggiando insistentemente l’ex centrale di Chievo e Torino. Anche in questo caso i prossimi giorni saranno decisivi per decifrarne il futuro.

Fonte Immagine: gazzetta.it

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