Palermo, Conte accolto tra abbracci e baci allo Zen: “Il governo toglie soldi ai poveri”

Il leader del Movimento Cinque Stelle ha mostrato la sua vicinanza ai percettori del reddito di cittadinanza

Giuseppe Conte torna a Palermo. Il leader del Movimento Cinque Stelle ha visitato il quartiere Zen per far sentire la sua vicinanza ai cittadini percettori del reddito di cittadinanza, misura contestata dal nuovo governo di Giorgia Meloni.

Ad accompagnarlo nella visita, i parlamentari nazionali e regionali e i consiglieri comunali e di circoscrizione del capoluogo.

Bagno di folla per Conte allo Zen  

Baci e abbracci da parte della folla al “papà del reddito”. “Sei il numero uno”, “C’è solo un presidente” è la frase che si sente riecheggiare di più tra le vie del rione. 
 
Conte ha parlato dinnanzi alla folla, ascoltando le varie storie e testimonianze.
 
“La gente non vuole stare seduta sul divano, ingrassando con i soldi dello Stato. La realtà che tocchiamo con mano, soprattutto qui in Sicilia ma anche al Nord! Non lasciamo che l’Italia venga divisa da loro, ci sono difficoltà anche al Nord. A tutti può capitare una situazione di difficoltà. Il Paese deve esser unito”

Continua:

“Il Governo sta valutando di recuperare ulteriori risorse, togliendole alle fasce più fragili della popolazione, ai poveri. Vogliono addirittura ridurre e anticipare quei tagli, rendendoli più pesanti. I privilegiati hanno già tanto: più hanno, più vogliono soldi”

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Bevilacqua: “Palermo è una delle città lasciate più indietro dalla politica”

 “La visita del Presidente Giuseppe Conte a Palermo è molto significativa perché ribadisce l’attenzione per il territorio da parte del Movimento 5 Stelle”. Lo dichiara la senatrice Dolores Bevilacqua. “Palermo è una delle città lasciate più indietro dalla politica – continua l’esponente cinquestelle – non possiamo permettere che il Governo Meloni aggredisca poveri e ceto medio con le sue politiche irresponsabili. Difenderemo i fondi del PNRR per il Sud e continueremo a stare al fianco di chi è in difficoltà, come le famiglie dei percettori del Reddito di Cittadinanza che la destra minaccia per fini propagandistici. Pensino piuttosto a creare lavoro, perché i cittadini non chiedono assistenzialismo, ma la possibilità di lavorare in modo dignitoso”.

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