Palermo, 41 anni fa l’omicidio del Generale Dalla Chiesa: “Uno degli esempi più incisivi dello Stato” – VIDEO

dalla chiesa

Il 3 settembre di 41 anni fa il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, insieme alla moglie Emanuela Setti Carraro e all’agente Domenico Russo, veniva ucciso dalla mafia. Stamane si è svolta la commemorazione in via Isidoro Carini.

Nel quarantunesimo anniversario del vile attentato mafioso, ricordiamo oggi il Generale dei Carabinieri e Prefetto di Palermo Carlo Alberto Dalla Chiesa, ucciso con la moglie Emanuela Setti Carraro e l’agente di scorta Domenico Russo. La figura del Generale Dalla Chiesa resta uno degli esempi più incisivi di servitore dello Stato.

Dopo aver combattuto le Brigate rosse, il senso del dovere e il suo antico legame con la Sicilia lo portano ad accettare, senza la minima esitazione, l’incarico di Prefetto di Palermo per contrastare la mafia in uno dei periodi di maggiore recrudescenza della violenza da parte di Cosa nostra. Restano il rimpianto e il dolore per non aver visto il suo impegno e la sua dedizione accompagnati adeguatamente dallo Stato, ma rimane l’eredità di un metodo investigativo che ancora oggi fa scuola e un illuminato approccio nel cercare un costante rapporto con le giovani generazioni”. Così il sindaco di Palermo Roberto Lagalla.

Dopo la commemorazione in via Isidoro Carini il sindaco Lagalla insieme al Presidente della Repubblica Mattarella e al governatore della Sicilia Schifani hanno preso parte alla messa celebrata dall’arcivescovo Lorefice alla chiesa della Caserma dei Carabinieri. 

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Mattarella: “Contro la mafia serve sforzo corale di tutti”

Il quarantunesimo anniversario dell’attentato di via Isidoro Carini – ha dichiarato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella – richiama l’intero Paese a uno sforzo corale nell’impegno di lotta alla mafia. Tutta la società italiana deve sentirsi coinvolta: le istituzioni, le agenzie educative, il mondo delle associazioni”.

La premier Giorgia Meloni ha invece scritto su Facebook: “A 41 anni dal brutale attentato mafioso che ha causato la morte del Generale dell’Arma dei Carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa, di sua moglie Emanuela Setti Carraro e dell’agente di scorta Domenico Russo, continua senza sosta l’impegno per sradicare ogni forma di criminalità organizzata. Al Generale Dalla Chiesa, esempio di integrità e coraggio, e a tutti i servitori dello Stato che sono caduti lottando per liberare l’Italia dal cancro della mafia, va il nostro più profondo ringraziamento e rispetto. La vostra battaglia è la nostra e non indietreggeremo mai.