Palermo, cercò di uccidere la moglie a coltellate: otto anni per il panettiere di Altarello

Agli inquirenti aveva detto che non voleva uccidere la moglie, colpita ripetutamente con un coltello da cucina. Giuseppe Consumare, accusato di tentato omicidio, è stato condannato dal Tribunale di Palermo a 8 anni e 4 mesi di reclusione.

La Procura aveva chiesto per l’imputato una pena molto più severa: 14 anni. Riconosciute le attenuanti generiche

Il tentato omicidio

Il tentato femminicidio risale allo scorso mese di marzo. L’uomo, panettiere di Altarello, non accettava la decisione presa dalla moglie sulla loro separazione. La donna aveva fatto rientro a casa per prendere alcune sue cose, convinta che il marito fosse a lavoro in panificio, quando invece lo trovò in casa.

Consumare prese un coltello da cucina e iniziò a colpire con violenza la moglie, dandole anche calci e pugni in pieno volto.  I medici dell’ospedale Ingrassia di Palermo, dove la donna venne ricoverata, hanno ricucito le sue ferite con oltre 100 punti di sutura. Dopo più di 24ore di ricerche, l’uomo decise di consegnarsi e venne portato al carcere Pagliarelli con l’accusa di tentato omicidio.

In turno per la tac, viene colpita da una barra di ferro: 58enne rischia di perdere un occhio