Palermo, anziana inghiotte osso di pollo e muore all’ospedale Civico: la famiglia presenta denuncia
Aumentano i contagi all'Ospedale Civico di palermo
Un nuovo caso di malasanità colpisce l’ospedale Civico di Palermo, già finito nelle scorse settimane al centro delle polemiche per le denunce del medico Francesco Paolo Caronia, il quale ha segnalato 277 cartelle cliniche falsificate, operazioni non necessarie e gravi irregolarità. Questa volta il nosocomio di via Del Vespro deve fare i conti con una denuncia presentata dalla famiglia di una donna di 84 anni di Castelbuono morta nel reparto di Terapia Intensiva respiratoria. L’anziana prima era stata operata nel reparto di Chirurgia toracica, lo stesso oggetto di denuncia da parte del medico Caronia; la donna aveva ingoiato un osso di pollo finito nell’esofago.
Il 3 marzo la donna viene ricoverata all’ospedale di Cefalù dopo essere giunta al pronto soccorso con uno scompenso nei valori del sangue e del glucosio. Le vengono effettuate due Tac dove i medici si sono accorti della presenza di un osso di pollo nell’esofago.
I dottori dell’ospedale di Cefalù optano, quindi, per un trasferimento al Civico di Palermo dove la donna viene operata giorno 12 marzo. La presenza di un orifizio ha reso difficile i tentativi di sturbarla, i rischi di infezione erano alti. I medici, quindi, avrebbero optato per un nuovo intervento chirurgico per chiudere l’orifizio. Inoltre, all’anziana
I dottori dell’ospedale di Cefalù optano, quindi, per un trasferimento al Civico di Palermo dove la donna viene operata giorno 12 marzo. La presenza di un orifizio ha reso difficile i tentativi di sturbarla, i rischi di infezione erano alti. I medici, quindi, avrebbero optato per un nuovo intervento chirurgico per chiudere l’orifizio. Inoltre, all’anziana sarebbero stati applicati uno stent e praticata una Peg, una procedura medica che permette di introdurre un tubicino nello stomaco attraverso un piccolo foro nella parete addominale in modo da provvedere all’alimentazione tramite lo stomaco.
Il peggioramento e il decesso
Le condizioni della donna, però, sono peggiorate: ha iniziato a presentare degli eritemi sul corpo, poi il blocco renale, successivamente la riduzione dell’emoglobina e dei globuli bianchi fino al decesso avvenuto il 7 maggio.
La famiglia dell’anziana si è affidata all’avvocato Gianluca Calafiore, lo stesso che assiste il medico Caronia nella vicenda sulle morti sospette e cartelle falsificate nel reparto di Chirurgia Toracica del Civico di Palermo. I parenti contestano la scelta dell’intervento toracico rispetto all’endoscopia, e parla di un decesso che poteva essere evitato. Il caso è affidato alla magistratura.