Grande giornata ricca di emozioni, ricordi e storia quella vissuta venerdì dal Palermo in occasione dei festeggiamenti per i 125 anni del club. Un viaggio nella memoria rosanero quello vissuto da quaranta leggende della società e dai tifosi presenti venerdì pomeriggio al Teatro Biondo di via Roma per il talk ‘Palermo 125. Una storia rosanero’.
I protagonisti sono stati loro, alcuni tra ex allenatori, giocatori o dirigenti che hanno scritto pagine importanti della storia del Palermo. Ecco chi era presente: Danilo Ambro, Carvalho de Oliveira Amauri, Ignazio Arcoleo, Nuccio Barone, Gianluca Berti, Giuseppe Biava, Francesco Bolzoni, Davide Bombardini, Pasquale Borsellino, Cesare Bovo, Franco Brienza, Filippo Cammarata, Moris Carrozzieri, Luca Cecconi, Maurizio Ciaramitaro, Angelo Conticelli, Gianmarco Corsino, Angelo Cracchiolo, Roberto Crivello, Sergio D’Antoni, Gianni De Biasi, Francesco De Rose, Giancarlo Ferrara, Roberto Floriano, Francesco Galeoto, Beppe Iachini, Giovanni Ignoffo, Vincenzo Lamia Caputo, Simone Lo Faso, Massimo Maccarone, Malaury Martin, Alessandro Martinelli, Salvatore Matta, Giulio Migliaccio, Giampaolo Montesano, Michel Morganella, Santino Nuccio, Alessandro Parisi, Javier Pastore, Alberto Pelagotti, Giorgio Perinetti, Giampiero Pocetta, Giovanni Ricciardo, Leandro Rinaudo, Andrea Rispoli, Pietro Ruisi, Rinaldo Sagramola, Francesco Sampino, Mario Alberto Santana, Antonio Schio, Stefano Sorrentino, Giovanni Tarantino, Giacomo Tedesco, Cristian Terlizzi, Luca Toni, Aleksandar Trajkovski, Salvatore Vullo, Cristian Zaccardo e Lamberto Zauli.
A guidare sul palco del Biondo questo viaggio di ricordi sono stati i giornalisti Roberto Gueli e Sarah Castellana che hanno raccolto le testimonianze di chi ha contribuito a scrivere la storia ultra centeneraria del Palermo. Uno dei primi a salire sul palco il presidente Dario Mirri: “Parte tutto dalla passione quella che leggende ci hanno insegnato – ha detto – e quella che ci insegnano tuttora i tifosi. Io da tifoso ho iniziato un percorso insieme a tante altre persone ed ora piano piano stiamo realizzando un percorso, che per me era un sogno. Stiamo costruendo le fondamenta di un futuro che sarà meraviglioso. Renzo Barbera ci ha insegnato tanto ed è lui l’esempio che ho sempre seguito”.
La squadra di Filippo Inzaghi non era presente in quanto si trova in ritiro per preparare la partita col Pescara in programma al Barbera oggi alle 19.30. Il tecnico, però, ha voluto mandare un videomessaggio ai tifosi: “L’augurio è che io insieme alla nostra squadra possiamo essere alla vostra altezza che ogni giorno ci dimostrate tanto affetto”.
Tony Sperandeo e Roberto Lipari, due palermitani d’oc, sono stati protagonisti di “Posto 22” un cortometraggio incentrato sulla passione per i colori rosanero trasmessa da padre in figlio. “Mio papà era un grande tifoso, ma non mi portava mai in trasferta perché diceva che ero troppo piccolo. Una volta chiesi il permesso a mia madre di andare allo stadio che il Palermo giocava in casa. Avevo circa 10 anni. In quella partita vinse 1-0 ed io tornai di corsa subito a casa per non farmi scoprire da mio padre. All’epoca non c’erano le tv che ti aggiornavano sui risultati. Una volta tornato a casa ingenuamente dissi a mio padre “Papi sei felice oggi” E lui mi rispose “Perché?”. “Il Palermo ha vinto” gli risposi. “Da quella rispota capii tutto. Mi ha dato uno schiaffone che a distanza di anni ricordo ancora ed è grazie a quello schiaffo che oggi tifo Palermo”. “Sono diventato papà da tre settimane – racconta Lipari – e mi sono emozionato leggendo il copione e vedendo il corto. Per me è stato un grande onore”.
Iachini: “Perinetti mi chiamò sia quando sono arrivato a Palermo da giocatore, sia quando l’ho allenato. Abbiamo fatto il record di punti in B partendo dal tredicesimo posto, sono stato due anni in A facendo grandi risultati, è stato un momento storico. Palermo merita la A e non vedo l’ora di rivederlo nella massima serie”.
Conticelli: “A Palermo ho vissuto sei anni fantastici e sono felice di essere qui per festeggiare 125 anni del club”. Tarantino: “A 17 anni ho realizzato due gol importanti, uno col Monza che ci ha permesso di salvarci. Poi uno a Marassi con il Genoa in Coppa Italia. Adesso faccio il vice allenatore di Del Grosso nella Primavera ed è meraviglioso stare qui a Palermo”.
Gnoffo: “Senza l’avventura a Palermo probabilmente non avrei continuato a fare il calciatore perché qui cresci, ti responsabilizzi perché sei sempre in tensione e quindi maggiormente concentrato”.
Pastore: “Sempre un emozione venire a Palermo. Ho tantissimi ricordi belli in campo, ma il più bello è stato quando ho deciso di venire qui. Zamparini e Sabatini sono stati due mesi a convincermi, Sabatini è anche venuto in Argentina. Ringrazio Dio per avere scelto Palermo. Era la squadra più debole tra quelle possibili dove potevo andare, ma senza Palermo la mia carriera non sarebbe stata la stessa”.
Brienza: “Indossare la maglia del Palermo sia in Italia che in Europa è stato il punto più alto della mia carriera. Tutti si ricordano del gol alla Juventus, è diventata storia. Il Palermo non vinceva con la Juve da circa 45 anni”.
Zauli: “Io mi sono divertito come un matto a Palermo, ho vissuto tante emozioni. Ero appena arrivato e subii un infortunio grave alla gamba e in quel periodo tutta la gente mi ha dato un grande affetto che non meritavo”.
Toni: “Io ho fatto due anni fantastici con 50 gol. Entusiasmo che domenica dopo domenica aumentava, i tifosi del Palermo sono ovunque. Ho raggiunto la Nazionale grazie al club rosanero ed il primo gol in azzurro l’ho fatto al Barbera. Ricordo che quando venni qui con la Nazionale facendo il mio esordio con gol Lippi dopo la partita mi disse che se non era per i tifosi che spingevano per farmi entrare io non avrei giocato e probabilmente non sarei nemmeno andato ai Mondiali di Germania. La piazza di Palermo merita la A e la società è quella giusta per raggiungere alti palcoscenici”.
Zaccardo: “Ho trascorso quattro stagioni bellissime. Mi hanno consacrato giocatore importante, Palermo mi ha portato alla Nazionale e sono diventato campione del mondo”.
Pelagotti: “Palermo è stata una rivincita per me. Ero retrocesso al Barbera con l’Empoli e l’anno dopo con i rosa siamo andati in B”.
De Rose: “Noi l’anno della promozione in B avevamo giocatori operai. Abbiamo scritto una pagina importante della storia del club e mi auguro che ritorni presto in A, la piazza lo merita”.
Santana: “Non sono palermitano, ma è come se lo fossi. La gente mi dà tanto affetto. Il gol a Catania il più bello”.
Migliaccio: “Cinque anni di 300 punti in A, molto belli. La finale di Coppa Italia la ciliegina sulla torta anche se non è andata come speravamo”.
Amauri: “Una stagione speciale quella dove eravamo primi in classifica. Purtroppo poi mi sono fatto male e la stagione è andata come sappiamo. Ma a Palermo ho trascorso anni splendidi e mi auguro che possa tornare presto in A”.
Sorrentino: “Zamparini mi ha fatto la corte per tantissimi anni. Io sono diventato idolo una volta atterrato a Palermo senza fare una parata. Io e la mia famiglia possiamo dire solo grazie a questi colori, una parte del cuore è qui. Mia figlia anche se non è nata qui è come se fosse palermitana perché è venuta al mondo nell’anno della promozione in A con Iachini”.
Floriano: “Un onore essere stato qui. Aver centrato due promozioni in due anni con quella cavalcata dei play off è qualcosa di indimenticabile”. Infine un Martinelli emozionato: “Ho passato momenti brutti per la mia vita, ma la società e la gente mi sono stati vicini. Forza Palermo sempre”.
L’intensa giornata è continuata la sera a Villa Filippina dove club e leggende hanno incontrato i tifosi rosanero per festeggiare i 125 anni tutti insieme. Cori per Amauri, Pastore, Sorrentino, Iachini e Berti che sono intervenuti sul palco per brevi parole rivolte ai supporters presenti.