Cronaca di Palermo

Gli operai morti a Casteldaccia, chiuse le indagini: sei indagati per omicidio colposo plurimo

Chiuse le indagini per la morte dei cinque operai a Casteldaccia mentre lavoravano a un impianto fognario avvenuta il 6 maggio del 2024. La Procura di Termini Imerese ha notificato l’avviso di chiusura delle indagini. L’atto precede la richiesta di rinvio a giudizio per sei persone: tra dirigenti e dipendenti Amap e imprenditori. Si tratta di Nicolò Di Salvo, Gaetano Rotolo, Salvatore Rappa, Sergio Agati, Girolamo Costa, Wanda Ilarda e, oltre all’Amap, alla ditta Quadrifoglio Group srl. Per tutti l’accusa è di omicidio colposo plurimo. Archiviazione, invece, per ingegnere Giovanni Anselmo e per la Tek Infrastrutture

Secondo quanto riferito dai pm “nell’ambito dei lavori di pronto intervento, manutenzione ordinaria e programmata della rete fognaria, commissionati da Amap spa e dati in subappalto alla Quadrifoglio Groups s.r.l. e, nello svolgimento dei lavori di disostruzione della rete fognaria di Casteldaccia, gli indagati non hanno verificato la idoneità tecnica delle ditte affidatarie e il possesso delle competenze e delle informazioni di sicurezza”. Inoltre, gli stessi indagati non avrebbero redatto o fatto redigere il piano di sicurezza e coordinamento e non avrebbero nominato un coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione e in fase di esecuzione. Amap s.p.a. sarebbe accusata anche di aver sottovalutato nel documento di valutazione dei rischi il pericolo negli ambienti confinanti.

A morire durante i lavori di rimozione dell’ostruzione della rete fognaria nei pressi dell’impianto di sollevamento fognario Giuseppe La Barbera, Ignazio Giordano, Epifanio Alsazia, Giuseppe Miraglia e Roberto Raneri.

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Redazione PL