Omicidio Francesco Bacchi a Balestrate, pm chiedono il carcere per il colpevole: no ai domiciliari

Bacchi

La Procura di Palermo ha presentato appello al tribunale del Riesame contro la decisione del giudice per le indagini preliminari, Claudio Bencivinni, il quale aveva concesso gli arresti domiciliari ad Andrea Cangemi, il 20enne di Partinico accusato di avere ucciso il coetaneo Francesco Bacchi durante una rissa a Balestrate lo scorso 14 gennaio dopo una serata in discoteca.  Per lui è stato chiesto il ritorno in carcere. 

Il gip aveva disposto i domiciliari in quanto l’imputato è incensurato e ritenendo insussistente il pericolo di fuga. I pm, nel loro provvedimento, hanno sostenuto invece che ci siano tutte le condizioni affinché l’indagato possa tornare in cella, mettendo così le indagini al riparo da qualsiasi possibilità di inquinamento delle prove.

L’autopsia sul corpo di Francesco

L’autopsia effettuata al Policlinico di Palermo sul corpo di Francesco Bacchi è durata all’incirca tre ore. Dall’esame autoptico sono emersi tre gravi traumi: al torace, alla gola e alla testa. Nello specifico, una vistosa ferita alla testa e degli ematomi all’altezza di collo e petto. Il medico legale ha accertato che il trauma al torace e quello al collo sono dovuti ai due violenti calci inferti da Andrea Cangemi, il coetaneo oggi agli arresti domiciliari con l’accusa di omicidio preterintenzionale. La terza ferita, quella alla testa, sarebbe compatibile con la caduta all’indietro del ragazzo dopo il primo calcio, quando ha battuto violentemente il capo sull’asfalto. Adesso si dovranno attendere i canonici 60 giorni per il deposito della relazione che conterrà anche i risultati. 

Noi ai funerali di Bacchi 

Presentato ricorso al Tar per il divieto di celebrare i funerali pubblici a Francesco Bacchi, il 19enne ucciso davanti a una discoteca di Balestrate al culmine di una rissa.

Il mandato a procedere è stato dato dalla madre del giovane, Daniela Vicari. Secondo il legale della famiglia, il provvedimento del questore non sarebbe stato adeguatamente motivato. Il Tar si riunirà in forma collegiale e si esprimerà a febbraio.

Le motivazioni del questore di Palermo

Per il questore di Palermo, Vito Calvino, i funerali pubblici di Francesco Bacchi potevano sfociare in problemi di ordine pubblico, visto che il padre della vittima, Ninì Bacchi, il re delle scommesse online, è il principale imputato nel processo “Game over” sugli interessi della mafia sui centri scommesse. L’uomo, ora ai domiciliari, ha partecipato alle esequie del figlio.

Intanto la famiglia insieme agli amici della giovane vittima hanno avviato una raccolta firme per avere l’autorizzazione a celebrare i funerali di Bacchi senza restrizioni e limitazioni. L’ultimo saluto al ventenne era avvenuto in forma privata nei giorni scorsi.

I risultati dell’autopsia su Francesco Bacchi: sul corpo tre gravi traumi

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