Per evitare un febbraio rosso scuro, Musumeci vuole controlli rigidissimi

I numeri continuano a preoccupare. Musumeci: «Dobbiamo evitare la serrata assoluta come quella di marzo». La Sicilia è la seconda regione per numero di nuovi casi e lo Rt resta più alto che altrove

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Nonostante i Dpcm e le ordinanze dl governatore Musumeci, In Sicilia il numero del contagio è ancora troppo alto. L’Isola, con Rt pari a 1, 27 è seconda in Italia, preceduta solo dal Molise, e quindi non si è sentito con la stessa intensità il diffuso calo registrato in tutta Italia. Musumeci è molto preoccupato, e lo ha dimostrato la sua richiesta all’esecutivo di inserire l’isola nella fascia rossa. Inoltre se le cose non dovessero migliorare, prevede per febbraio una serrata assoluta come quella di marzo 2020, che significherebbe, come allora, chiudere tutti i negozi, le scuole e qualsiasi altra attività. Per cercare di evitarla, ha convocato in videoconferenza i prefetti siciliani per chiedere di intensificare i controlli anti- assembramento.

LE FALLE DELLA MACCHINA DEI CONTROLLI

Musumeci ritiene che la macchina dei controlli sul territorio avrebbe mostrato più di una falla. E non ha tutti i torti, considerando il report della prefettura dall’1 al 22 gennaio. Come riportato da Repubblica le persone controllate sono state 44.838. In media duemila al giorno, con un picco di 6 mila per l’Epifania. Sono state sanzionate 1.226 persone, una è stata denunciata per violazione della quarantena obbligatoria. Inoltre sono stati controllati 6.025 negozi, con 32 titolari denunciati e 13 attività sospese. Tutto ciò, secondo il presidente della Regione, rappresenta una goccia nel mare di una provincia con un milione e 300 mila abitanti.

FERMARE GLI INDISCIPLINATI

L’obiettivo del governatore, che oggi sentirà i prefetti collegato dal Palaregione a Catania, è quello di fermare quella «minoranza di cittadini indisciplinati» che violano i divieti di assembramento, facendo schizzare verso l’alto il numero dei i contagi. Oggi che è il primo sabato in zona rossa, ci sarà la prova del nove. Musumeci chiederà un ulteriore giro di vite ai prefetti. e quindi i questori, i responsabili della gestione del dispositivo dei controlli coordinato dai prefetti, nelle città riproporranno la formula adottata nelle vacanze e nelle festività. Nelle città riproporranno la formula delle vacanze. A Palermo, per esempio, scenderanno in campo circa 200 uomini fra Guardia di finanza, polizia, carabinieri e vigili urbani. Oltre ai controlli a campione negli snodi più trafficati, ci saranno posti di blocco per setacciare la zona del porto, quella di via Ernesto Basile, le porte d’uscita e ingresso della città lungo la circonvallazione, l’uscita autostradale delle borgate marinare di Mondello e Sferracavallo.

CONTROLLI NEI LOCALI E NELLA ZONA DELLA MOVIDA

In città finanzieri e polizia municipale saranno impegnati soprattutto per controllare locali, mentre nel cuore della movida, tra il mercato della Vucciria e piazza Sant’Anna, restano in vigore i presidi fissi di carabinieri e polizia. Oggi si apre una settimana decisiva. Se i numeri non cambieranno, ha detto Musumeci facendo appello al buonsenso, la Sicilia passerà da un gennaio rosso a un febbraio rosso scuro.