Movida, multe e sigilli per un locale nel centro di Palermo: tensioni all’arrivo dei vigili

Interventi della Polizia Municipale in piazzetta delle Vergini/via Maqueda e in via San Lorenzo

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Gli agenti della Polizia Municipale, nell’ambito dei controlli ispettivi nei luoghi della movida, nei giorni scorsi sono intervenuti in piazzetta delle Vergini/via Maqueda e in via San Lorenzo, in entrambi i casi su esposto dei residenti.

In particolare, il primo locale, all’atto del sopralluogo, era adibito ad attività di pubblico spettacolo danzante, con la presenza di un cospicuo numero di frequentatori (100 circa) tutti accalcati in una sala da ballo di una superficie di appena 70 mq. A gestirlo un titolare e due organizzatori, tutti pluripregiudicati. L’attività era stata sottoposta precedentemente a tre distinti provvedimenti disposti dal SUAP, con altrettante chiusure coatte, di cinque giorni ciascuno, per abuso di apparecchiature elettroacustiche musicali.

Movida, serata danzante senza autorizzazioni

Dal controllo visivo, formale e documentale, emergeva che il locale era privo del necessario nulla osta di agibilità rilasciato dalla Commissione comunale di vigilanza sui luoghi di pubblico spettacolo danzanti. Inoltre, era sprovvisto della prescritta licenza del questore (perché revocata) e di idonea documentazione relativa alla prevenzione incendi (C.P.I.) per questo tipo di attività. L’attività era anche priva dei requisiti della sorvegliabilità e conformità di locali destinati ad attività di pubblico spettacolo danzanti, condotta, questa, che comprometteva gravemente l’incolumità dei numerosi frequentatori. Aveva, inoltre, una anomala e illecita situazione logistica, essendo la stessa allocata al piano terra di un complesso storico residenziale.

I verbalizzanti, visti i gravi pericoli a cui erano esposti i frequentatori del locale, hanno interrotto immediatamente l’attività illecita in corso, facendo defluire verso l’esterno, con particolare difficoltà, tutto il pubblico. Attese le gravi violazioni penali rilevate e accertate, hanno poi contattato il pubblico ministero di turno che ha disposto di procedere al sequestro penale preventivo, ai sensi dell’art 321 C.p.p., dell’intera attività, con apposizione di sigilli, nonché dell’impianto di illuminazione tecnica e dell’impianto elettroacustico di amplificazione e diffusione sonora, in quanto costituenti corpi di reato e cose pertinenti il reato.

Le sanzioni

Diverse le comunicazioni di notizia di reato:

1. Art. 681 C.p., perché si apriva e teneva aperto un luogo di pubblico spettacolo, con intrattenimento danzante, senza avere osservato le prescrizioni dell’autorità a tutela dell’incolumità pubblica;
2. Art. 666 C.p., perché si organizzavano intrattenimenti di pubblico spettacolo, senza la prescritta licenza del questore;
3. Artt. 16 e 20 D.Lgs. 139/06, perché si apriva al pubblico un’attività di pubblico spettacolo priva del certificato prevenzione incendi;
4. Artt. 221 e 153 TULPS e violazione del Decreto Ministeriale 564/92, per mancato rispetto dei criteri e requisiti di sorvegliabilitá in un locale di pubblico spettacolo;
5. Artt. 16 e 17 TULPS, perché non si consentiva agli ufficiali e agenti di Pubblica Sicurezza di accedere liberamente ai locali;
Art. 110 c.p., perché concorrono nel medesimo reato.

Elevato dunque un verbale di 50 euro per la mancanza della prescritta relazione fonometrica. A seguire un altro verbale di 5mila euro per la mancanza dell’autorizzazione all’attività di intrattenimento musicale. Infine, il sequestro amministrativo cautelare, per diffusione musicale oltre l’orario consentito, con apposizione di sigilli, delle apparecchiature elettroacustiche musicali, diffusione audio, consolle e mixer, con verbale di euro 50. Immediata la chiusura coatta dell’attività, sempre con apposizione di sigilli.  

Attimi di tensione

La Polizia Municipale rende noto che nel corso delle operazioni, gli organizzatori e parte degli avventori, compreso quanto stava avvenendo e nel tentativo di costringere gli agenti a desistere e rinunciare al sequestro, avrebbero messo in atto un’accesa resistenza. Richiesto ausilio alla Centrale operativa, sono giunte sul posto due volanti della Polizia di Stato; tuttavia gli agenti arrivati erano ancora insufficienti a mantenere l’ordine pubblico, sia all’interno che all’esterno del locale, e si è richiesto un ulteriore ausilio. Solo dopo l’arrivo di altre due volanti della Polizia di Stato, si è riusciti a portare a compimento l’atto d’ufficio, nonché il sequestro dell’attività illecita e a far defluire la calca dei frequentatori.

Movida, multe in via San Lorenzo

Nel locale in via S. Lorenzo il Nucleo Operativo Polizia Ambientale, a seguito di sopralluogo, ha proceduto invece alle seguenti contestazioni:

– sequestro penale ai sensi degli art. 68, 69 e 80 del T.U.L.P.S., in quanto erano presenti circa 350 persone (in un locale autorizzato per 200);
– sequestro amministrativo per SCIA difforme.

Il locale è stato posto sotto sequestro penale con apposizione di sigilli.

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