“Morti evitabili al Civico di Palermo”, medico denuncia il reparto degli orrori all’assessore Faraoni

Si torna a parlare di malasanità in Sicilia, questa volta per mano di un medico. Si tratta di Francesco Paolo Caronia, dirigente medico chirurgo che dal 2022 ha presentato diverse denunce su morti sospette, operazioni chirurgiche ritenute da Caronia non necessarie, presunte falsificazioni di documenti clinici per ottenere rimborsi regionali e accessi facilitati che avrebbero aggirato le normali liste d’attesa. Il tutto avveniva all’interno del reparto di Chirurgia Toracica dell’ospedale Civico di Palermo.
A corredare le denunce presentate dal medico dal 2022 alla Guardia di Finanza ci sono cartelle cliniche, registrazioni audio e testimonianze dirette. I fatti più gravi riguarderebbero pazienti deceduti in seguito a ritardi diagnostico-terapeutici o interventi non necessari, ma effettuati per raggiungere gli obiettivi fissati dalla direzione dell’ospedale o per non lasciare inutilizzata la sala operatoria.
Donna di 37 anni operata “senza un valido motivo” e morta
Tra i casi più gravi denunciati dal medico Caronia c’è quello che riguarda una donna di 37 anni, mamma di due figli morta dopo un intervento che secondo Caronia “poteva e doveva essere evitato”. Sarebbe bastata una biopsia in anestesia locale, ma si optò per l’intervento. Il risultato: complicazioni fatali. L’istologico post-operatorio rivelò una patologia trattabile. A confermare il caso c’è un audio registrato dallo stesso medico insieme al resto dell’equipe dove i colleghi di Caronia confermano le proprie responsabilità: “Siamo stati fortunati che non ci hanno denunciati”. Ancora più grave il fatto che i medici stessi hanno provato a disincentivare la famiglia a procedere legalmente, insinuando che la donna fosse arrivata in ospedale troppo tardi.
La denuncia all’Assessore Regionale alla Sanità
Il caso del “reparto degli orrori” è stato portato alla ribalta mediatica dall’onorevole dell’Ars Ismaele e La Vardera che proprio insieme al medico Francesco Caronia mercoledì ha incontrato l’assessore Regionale alla Sanità Daniela Faraoni. “Abbiamo riportato i fatti gravissimi denunciati da Caronia, il medico coraggio che ha deciso di raccontare cosa accade nel suo reparto, al civico di Palermo”, ha detto La Vardera. “Ho chiesto a gran voce di inviare gli ispettori in quel reparto, cosa che ho chiesto anche al ministro dalla salute. Dispiace che il presidente Schifani non abbia ritenuto di non affrontare personalmente la vicenda, speriamo certamente noi non ci fermeremo, siamo solo all’inizio chiederemo verità e giustizia anche per i parenti di quelle vittime che a detta del medico si sarebbero potuti salvare”.
“Tutto quello che potevo. Da luglio 2022 ho presentato otto querele. Nomi, cognomi e numero di cartelle cliniche. Tutto quello che potevo ho dato alla magistratura”, ha detto il medico intervistato prima dalla trasmissione di Massimo Giletti “Lo Stato delle Cose” e poi a “Le Iene”. Sarebbero circa 277 i casi accertati di casi sospetti e cartelle falsificate. In tutto questo tempo, però, non c’è stata nessuna decisione da parte della Procura. “Non intendo esprimermi fino a quando non avrò effettuato i dovuti accertamenti”, ha detto Faraoni al termine dell’incontro avuto Caronia e La Vardera.