Mini crociere da incubo, tra lavoratori in nero e violazioni sanitarie

Lavoratori in nero e cibo a bordo nelle mini crociere verso le Isole Egadi. I Finanzieri della Sezione Operativa Navale di Trapani, hanno dato corso ad un’attività investigativa attraverso la quale hanno appurato che, a bordo delle imbarcazioni adoperate per le escursioni giornaliere alle Isole Egadi, veniva effettuato un vero e proprio servizio di ristorazione, con somministrazione di bevande alcoliche e pasti caldi cucinati a bordo.

Le unità da diporto in questione, al rientro dalle loro mini crociere, trovavano ad attenderle in banchina le Fiamme Gialle che, dopo aver accolto le testimonianze (in alcuni casi delle vere e proprie denunce da parte dei turisti appena scesi da bordo), verificavano la regolarità delle autorizzazioni possedute dagli armatori.

Mini crociere: tutte le violazioni a bordo

La trasversalità dei controlli ispettivi così condotti consentiva di appurare varie violazioni in tutti i settori. Sette imbarcazioni ponevano in essere la somministrazione di vini e bevande alcoliche varie senza aver effettuato la prescritta denuncia all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, in violazione della normativa fiscale sulle Accise e per 4 (quattro) di loro veniva accertata anche la somministrazione di alimenti e bevande in assenza delle prescritte comunicazioni all’Autorità Sanitaria Marittima.

Altre tre imbarcazioni non rispettavano la normativa sanitaria HACCP relativa alla corretta formazione del personale in merito alla manipolazione di alimenti mentre in un caso un’imbarcazione, adibita ad uso diving, veniva impiegata per finalità di noleggio, ovvero in maniera difforme rispetto a quanto prescritto dalla licenza di navigazione. Infine veniva rilevata anche la presenza di n. 3 lavoratori completamente in nero, in relazione ai quali veniva applicata la c.d. maxisanzione.

L’esito complessivo delle violazioni contestate ha superato i 30mila euro, ma l’aspetto di maggior rilievo consiste nel fatto che tutti gli operatori controllati hanno avviato le pratiche per regolarizzare la loro posizione alla disciplina sanitaria, nonché per l’assunzione dei lavoratori irregolari.