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Marijuana nascosta in casa, 34enne in arresto a Partinico

Arrestato un 34enne di Partinico, già noto alle forze dell’ordine, ritenuto responsabile di produzione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nell’ambito di un servizio straordinario di controllo del territorio, i militari della compagnia locale, affiancati dal Nucleo Cinofili di Palermo-Villagrazia e supportati dalla Compagnia di Intervento Operativo del 12° Reggimento “Sicilia”, hanno messo a segno l’arresto col determinante intervento del cane Aron che, durante una perquisizione domiciliare, ha consentito di individuare quasi 400 grammi di marijuana nascosti in diversi punti dell’abitazione, suddivisi tra barattoli e buste.

Sequestrati anche materiale per il confezionamento e mille euro in contanti, ritenuti provento dell’attività illecita.

Controlli a Partinico

Nell’ambito di un’altra attività, i carabinieri hanno denunciato un 19enne partinicese per detenzione abusiva di armi: nella sua camera da letto sono stati rinvenuti una munizione per fucile e un’arma giocattolo priva del tappo rosso.

Proseguendo con i controlli alla circolazione stradale, i militari della Sezione Radiomobile hanno denunciato una donna di 27 anni, sorpresa alla guida in stato di ebbrezza e una 28enne che conduceva un veicolo senza aver mai conseguito la patente, risultando recidiva nel biennio.

Nel corso del servizio sono stati inoltre controllati due esercizi commerciali, 45 veicoli e 61 persone, con l’elevazione di diverse sanzioni amministrative per violazioni al Codice della Strada.

L’intera quantità di sostanza stupefacente sequestrata è stata inviata al Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale dei Carabinieri di Palermo per le verifiche di rito.

È obbligo rilevare che gli odierni indagati sono, allo stato, solamente indiziati di delitto, seppur gravemente, e che la loro posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.

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Redazione PL