Madre e figlia morte a Villa Pamphilj, fermato in Grecia il presunto omicida

Villa Pamphilj

Un uomo di 46 anni, cittadino americano, di nome Rexal Ford è stato fermato a Skiathos, isola dell’arcipelago delle Sporadi in Grecia, in quanto gravemente indiziato “essere stato l’autore dell’omicidio della bambina trovata a poca distanza dalla madre a villa Pamphilj sabato” a Roma. Per lui il gip aveva emesso un mandato di arresto europeo. Le vittime sono una donna di circa 30 anni e la figlia di appena sei-otto mesi.

L’uomo era partito l’11 giugno da Fiumicino. Secondo quanto dichiarato in conferenza stampa dal procuratore aggiunto di Roma Giuseppe Cascini, l’uomo fermato in Grecia ha raccontato che la bambina trovata morta a villa Pamphilj a Roma con la madre “era sua figlia”, sottolineando però che “non ci sono al momento elementi scientifici per avere la certezza della relazione parentale”. Cascini ha confermato che “c’è un ragionevole sospetto che si sia trattato di un duplice omicidio”.

Resta da chiarire il movente dell’omicidio della bambina di pochi mesi. Ford è stato visto in più occasioni in compagnia di mamma e figlia, come testimoniano anche alcune immagini dei circuiti di videosorveglianza. Si è allontanato dal territorio nazionale abbandonandole e non ha chiamato i soccorsi. I residenti della zona definiscono l’uomo “un violento”, i tre avrebbero utilizzato spesso i servizi della Caritas e sarebbero arrivati in Italia ad aprile.

Nelle indagini un grande contributo è stato dato da un cittadino, dopo la diffusione delle immagini dei quattro vistosi tatuaggi trovati sul corpo della donna, ha contattato il programma “Chi l’ha visto?” raccontando di aver assistito a un litigio della coppia pochi giorni prima del ritrovamento in una piazza del centro storico. “Era una bruttissima scena – ha raccontato – perché quell’uomo era in uno stato evidente di alterazione e strattonava la giovane donna nonostante avesse una bimba in braccio”. Una lite accesa e violenta tanto da richiedere l’intervento delle forze dell’ordine che poi lo avevano identificato. Ciò ha permesso di arrivare a Ford che è stato arrestato anche grazie alla collaborazione della polizia greca, evitando una ulteriore fuga dell’uomo.

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