L’ultimo saluto a Papa Francesco, corteo a passo d’uomo e una delegazione di migranti e rifugiati

La Basilica di San Pietro ha riaperto le porte stamani alle 7.00 a migliaia di fedeli desiderosi di omaggiare Papa Francesco, morto lunedì all’età di 88 anni. Si stima, secondo i media vaticani, che dalle 11.00 di ieri alle 8.30 di questa mattina, 48.600 persone abbiano reso omaggio alla salma. 13mila solamente nella notte, dalle 24.00 alle 5.30.

Le esequie si terranno sabato mattina alle 10.00. L’Ufficio del Protocollo della Segreteria di Stato vaticana informa che al momento sono 130 le delegazioni confermate per i funerali di Papa Francesco, di cui circa 50 Capi di Stato e 10 Sovrani regnanti.

Corteo a passo d’uomo per Papa Francesco

Il corteo funebre che accompagnerà la salma del Papa, dopo i funerali, dalla Basilica di San Pietro fino alla Basilica di Santa Maria Maggiore, procederà “a passo d’uomo per consentire alla gente di salutarlo”. Lo ha detto il direttore della Sala stampa vaticana, Matteo Bruni, aggiungendo che ci sarà una diretta tv che si fermerà all’ingresso della basilica mariana perché la tumulazione sarà un atto riservato.

La sala stampa vaticana ha anche riferito che un gruppo di poveri accoglierà, dopo il funerale, l’arrivo della salma del Papa davanti a Santa Maria Maggiore, prima della tumulazione.

Ai funerali presenzierà anche una delegazione composta da soccorritori e migranti rifugiati torturati e fuggiti dai lager libici: a renderlo noto è Mediterranea, l’Ong che più volte ha incontrato il Pontefice e che ha ricevuto la conferma della propria partecipazione dalla Prefettura della Casa Pontificia.

Il Dap ha dato ampia disponibilità, se se ne ravvisano le condizioni, a concedere permessi speciali ad horas ai detenuti per partecipare ai funerali di Papa Francesco. Dunque solo dopo il parere positivo del tribunale di sorveglianza, l’amministrazione penitenziaria potrà valutare la concessione del permesso. Secondo quanto si apprende in alcuni istituti di pena verrà valutata la possibilità per i detenuti di seguire le esequie in diretta tv in sale comuni.

Foto da Facebook Diocesi di Roma