L’ultimo saluto a Papa Francesco, a San Pietro circa 100mila persone: “Non si esclude apertura oltre la mezzanotte”

La salma di Papa Francesco è stata traslata questa mattina da Casa Santa Marta nella basilica di San Pietro per l’omaggio dei fedeli. Le esequie di Bergoglio, deceduto lunedì mattina all’età di 88 anni, si terranno sabato mattina alle 10.00 alla presenza delle più importanti personalità del nostro tempo: da Trump a Zelensky, da von der Leyen a Starmer. Anche il presidente della Comunità Ebraica di Roma, Victor Fadlun, sarà presente nel rispetto delle regole dello Shabbat.

Una folla per l’ultimo saluto

Nella cappella di Casa Santa Marta ieri il corpo del pontefice è stato visitato da cardinali, dipendenti vaticani e personalità come il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il governo ha proclamato cinque giorni di lutto nazionale, fino alla giornata di sabato. Il premier Giorgia Meloni si è appena presentata alla Basilica di San Pietro.

L’addio a Papa Francesco vede in programma tre giorni di preghiere, con orari di apertura straordinari, per consentire a tutti coloro che lo desiderano di porgere un ultimo saluto. Da stamani una folla interminabile ha invaso San Pietro: secondo stime informali del servizio d’ordine, in piazza ci sarebbero al momento non più di 100mila persone. La sala stampa vaticana ha reso noto che “in considerazione dell’elevata affluenza di fedeli che desiderano rendere omaggio al Santo Padre, non si esclude l’eventualità di prolungare l’apertura della Basilica Vaticana oltre l’orario stabilito delle ore 24.00“.

“I funerali di Papa Francesco? Una grande sfida”

Di certo la giornata dei funerali di Papa Francesco sarà “una grande sfida – ha commentato il sindaco di Roma Roberto Gualtieri a SkyTg24 -. Ci sarà il combinato tra una quantità molto significativa di persone e la presenza di personalità internazionali con sistemi di protezione e sicurezza importanti. Questi due elementi renderanno complessa la gestione”.

“C’è tanta professionalità, dalle forze dell’ordine ai volontari della Protezione civile – ha aggiunto Gualtieri -. Un dispositivo in cui l’Italia e la nostra città hanno già mostrato professionalità, e sono fiducioso che tutti daranno il massimo gestendo al meglio la situazione. Se la notte si dorme? Magari non troppo perché si lavora tanto, ma siamo tutti impegnati: si affrontano le questioni. Il bilancio si fa dopo. Sicuramente sarà un grande impegno per tutti, qui c’è grande coordinamento tra tutti i livelli istituzionali: in questo momento c’è l’impegno perché tutto vada per il meglio”.

Foto da Facebook Diocesi di Roma

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