Lotta alla dispersione scolastica, a Palermo il progetto del Rotary e della onlus centro studi “Virtualmente”

Rotary

Martedì 23 gennaio alle 10.30 la presentazione al teatro della scuola Leonardo da Vinci, ma gli istituti coinvolti saranno il Nicolò Garzilli (compreso il plesso Trinacria), l’IC De Amicis con le sedi di via Rosso San Secondo e di via Nazario Sauro, oltre alla Leonardo da Vinci.  Un progetto – voluto dal distretto Rotary 2110 Sicilia Malta con la collaborazione della onlus centro studi Virtualmente – che ha l’obiettivo di sostenere gratuitamente (le somme sono coperte dai club Rotary partecipanti dell’Area Panormus e dalla Rotary Foundation) tutti quegli studenti che spesso si trovano in difficoltà ma che non vengono supportati nel modo corretto.

Il progetto 

«Ringrazio il Rotary per aver rinnovato la fiducia nel nostro lavoro – spiega Sara Ferina, responsabile della onlus – da anni ci occupiamo di Disturbi specifici dell’apprendimento. Questo progetto è essenziale per gli studenti ci dei fattori, come per esempio la difficoltà nella lettura, nella scrittura, nel calcolo, nella comprensione e l’organizzazione del testo, il ragionamento e molti altri che nel processo di apprendimento non possono essere trascurati. L’obiettivo sarà quello di individuare le fragilità e condividere le strategie con i docenti affinché ogni bambino possa raggiungere il successo scolastico e non disperdere il proprio potenziale».

Infatti, la finalità sarà quella di individuare, attraverso la onlus palermitana – con sede in via Notarbartolo, 35 – tutti quei bambini e ragazzi che presentano alcune caratteristiche che possono portare a dei “sospetti” di Disturbi specifici dell’apprendimento come la dislessia, disgrafia, disortografia e la discalculia.

«La consapevolezza dei bisogni degli studenti con potenziali disturbi di apprendimento – spiega il presidente del Rotary Club Palermo Teatro del Sole, Antonino Pennacchio – ci ha spinto a portare questa iniziativa volta a migliorare la qualità della vita di questi ragazzi. Sono certo che il nostro progetto rappresenti un passo significativo verso questo obiettivo».

E per farlo si sono affidati alla dottoressa Sara Ferina, responsabile della onlus centro studi Virtualmente che da anni si occupa di questi casi. Gli esperti, infatti, hanno già somministrato dei test preliminari così da poter individuare possibili “casi sospetti” in modo da poterli supportare per un percorso scolastico più adeguato alle loro caratteristiche.

Ma non è tutto, perché Virtualmente si occuperà – all’interno del progetto – di mettere in piedi un corso di formazione per i docenti in modo da migliorare l’approccio verso queste problematiche ed essere di maggior aiuto per i loro studenti.