Lele Mora e la vita in carcere: “Vedevo Totò Riina girare senza guardie”| VIDEO

Lele Mora, l’ex famoso agente dei vip, ha fornito un suo ritratto dettagliato nel podcast One more time di Luca Casadei. Figlio di contadini, si è trovato catapultato in una vita di lusso estremo e sodalizi importanti come quelli con Silvio Berlusconi e Fabrizio Corona. Poi per Mora arriva il crollo abissale con l’arresto per bancarotta.

In merito alla sua vita da carcerato l’ex agente racconta di aver vissuto nella stessa prigione del boss Riina e di Olindo. “Ero in isolamento, con sorveglianza a vista e divieto di incontro per tutto il tempo. Quando uscivo dalla mia cella c’erano 7/8 guardie che mi accompagnavano a colloquio con l’avvocato o dai parenti. Vedevo girare per il carcere Riina senza guardie e io, invece, ero seguito da otto di loro. Un mio vicino di cella era Olindo di Erba“.

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Durante gli anni in galera però gli è stato concesso l’installazione di un orto: “Ho chiesto al comandante di poter creare un orto dietro il carcere. L’ho fatto pulire bene con dei detenuti che mi sono fatto dare e ho creato un orto meraviglioso: era “orto-terapia” e mi aiutava”.

“Prendevo i prodotti che venivano su – pomodori, angurie, meloni, melanzane, peperoncini – tutto quello che io seminavo, cresceva e lo mettevo su un carrello. Erano poi i poliziotti poi che li davano a chi volevano loro perché lì non potevi fare niente di testa tua. Dovevi sempre passare dalla polizia penitenziaria”.

Fonte foto: @onemoretime