Un parterre prestigioso tra relatori, spettatori, giornalisti e addetti ai lavori alla ventesima Festa del Cinema di Roma per la presentazione de “La Magia della Terra”, nuovo cortometraggio del giovane regista palermitano Alessandro Alicata, presentato il 19 ottobre scorso presso lo Spazio Roma Lazio Film Commission dell’Auditorium Parco della Musica, con il supporto di Fondazione Roma Lazio Film Commission. Presenti alla serata, condotta dall’attrice e presentatrice Francesca Brandi, il regista assieme ai co-protagonisti Luca Del Prete, Jonis Bascir e Vincenzo Della Corte. In platea la sceneggiatrice Francesca Giuliani, l’autore delle musiche Alberto Caputo, la montatrice Michela Ranciati e tutto il cast tecnico.
Vincitore del Premio Sorriso per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica di Fondazione Univerde e Asvis, il film, prodotto da Cinematica Company e scritto da Francesca Giuliani, utilizza la profondità sentimentale dell’elemento biografico per coniugare due tematiche importanti e renderle anime di una stessa storia. Ne risulta una narrazione dal tratto verista, che porta sullo schermo un universo di fatica, eredità e speranza rappresentato dal nonno e quello delle future generazioni che concepiscono quanto possa essere fondamentale per la loro vita e il futuro amare visceralmente la natura.
“La Magia della Terra” si sviluppa infatti su due piani narrativi paralleli, attraverso personaggi tra loro differenti, che tuttavia trovano un punto d’incontro.
Da un lato c’è infatti il nonno, interpretato da Jonis Bascir, anziano agricoltore e uomo silenzioso e resiliente, che per tutta la vita ha accettato i sacrifici richiesti dalla terra ma che ora, senza più forze ed eredi, si vede costretto, come tanti lavoratori, a vendere il proprio terreno. Dall’altro lato, i nipoti Andrea, Matteo e Viola, cui danno volto il regista (vincitore di riconoscimenti in diversi festival nazionali), Del Prete (visto in ”Nuovi eroi” su Rai3 e nel cast del film di prossima uscita “Se nel buio avrai paura”) e l’attrice trapanese Matilde Sofia Fazio (interprete di Angela Florio da giovane ne “I Leoni di Sicilia” e allieva ballerina nell’edizione in corso di “Amici”). Tre giovani che, dopo un iniziale rifiuto, riscoprono il valore di quel mondo, decidendo di prendere le redini dell’attività e trovando nella terra una fonte di soddisfazione autentica.
Una scelta che comporta sacrifici, ma il peso e la bellezza del lavoro nei campi, unita ai ricordi di un’infanzia felice trascorsa in campagna, regalerà loro la gioia di veder crescere qualcosa di sano e genuino, rimanendo saldamente ancorati alle proprie origini.
“In questo momento storico complesso occorre semplicità – ha detto Alicata – Ho pensato infatti di affrontare un tema semplice con la stessa estrema semplicità e dopo “Gli spari di mezzanotte” ho voluto concepire un nuovo lavoro che mi muovesse qualcosa dentro”. Il cortometraggio parla infatti di vita, relazioni familiari, futuro; ma anche di scelte lavorative diverse e autentiche, quelle che fanno dimenticare la fatica a favore della soddisfazione del risultato, dove un uso intelligente dell’Intelligenza Artificiale crea una svolta importante nella trama “Sarebbe bello vivere la nostra vita senza telefoni. – ha proseguito il regista – Quanto abbiamo effettivamente bisogno di questa nuova tecnologia? Non sappiamo per quanto tempo rimarrà, ma nel film abbiamo cercato di utilizzarla in maniera diversa e più significativa”.
Tornare alla terra in tempi di eccesso tecnologico è fondamentale. Lo ha sottolineato Jonis Bascir, rimarcando altresì l’importanza dello scambio artistico e umano tra attori d’esperienza e registi emergenti. “E’ sempre bello collaborare con giovani registi perché c’è bisogno di energie nuove e di freschezza – ha sottolineato – Ho figli dell’età di Alessandro e loro sono il mio aggiornamento professionale. Noi abbiamo un bagaglio importante, ma non possiamo tenere gli occhi su tutto e loro in qualche maniera con nuove idee e proposte ci aiutano a non rimanere indietro rispetto al mondo che cambia”.
Interprete del personaggio di Emanuele, padre dei tre ragazzi, Vincenzo Della Corte ribadisce l’importanza dei nonni. “Sono figure quasi sempre sottovalutate dai giovani – ha detto – Ho avuto l’onore e il piacere di crescere coi miei nonni e so quanto possano essere importanti. E interpretare un padre non essendolo nella vita mi ha dato davvero tanto”.
Nel cast anche l’attore Angelo Faraci, palermitano di nascita e pattese d’adozione,nei panni dello zio dei protagonisti.
Presenti tra il pubblico l’attore Enio Drovandi, la giornalista Lorella Porrini, il musicista e vocal coach Angelo Martini. E, inoltre, il manager e produttore Massimo Marcelli e lo staff di Ozapp, la vetrina social per artisti creata da Ferzan Ozpetek.