Israele attacca l’Iran, bombardati siti nucleari a Teheran: “Si pianifica una dura risposta”

L’aeronautica militare israeliana ha avviato una serie di attacchi in Iran dopo l’annuncio del ministro della Difesa Israel Katz che ha dichiarato lo stato di emergenza speciale in tutto lo stato di Israele. Almeno cinque persone sono morte e 50 sono rimaste ferite, secondo quanto affermano la tv di Stato e altri media iraniani, come riporta l’Irna.

La tv di Stato riferisce che le vittime sono state registrate nelle zone di Narmak a Teheran. L’esercito israeliano ha attaccato almeno sei basi militari intorno a Teheran, incluso il sito di Parchin, un complesso legato alla produzione missilistica sospettato in passato di essere coinvolto in test nucleari. Lo riferisce il New York Times.

Idf: “Obiettivo danneggiare il programma nucleare iraniano”

L’Idf ha annunciato ufficialmente di aver lanciato, sotto la direzione politica, un “attacco preventivo preciso e integrato basato su intelligence di alta qualità, con l’obiettivo di danneggiare il programma nucleare iraniano e in risposta alla continua aggressione del regime iraniano contro Israele”.

Un portavoce dell’Idf ha dichiarato successivamente che “l’Iran ha lanciato oltre 100 droni verso Israele e l’esercito sta lavorando per intercettarli”.

Iran: “Israele e Usa riceveranno un duro schiaffo”

“L’Iran darà una risposta decisa ai selvaggi attacchi del nemico sionista, condotti con l’aiuto diretto degli Stati Uniti. Una dura punizione attende Israele”. Sono le parole del portavoce del quartier generale delle forze armate, Abolfazl Shekarchi. Quest’ultimo ha dichiarato alla televisione di Stato che Israele e gli Stati Uniti “riceveranno un duro schiaffo” e che le Forze Armate iraniane sono pronte a reagire con forza e a breve con contrattacchi. “Un attacco di rappresaglia è certo, se Dio vuole”, ha aggiunto.

“L’Iran sta pianificando una dura risposta all’attacco israeliano”, ha dichiarato una fonte della sicurezza di Teheran alla Reuters citata dai media israeliani. “Il regime sionista si è procurato un destino amaro e doloroso e lo subirà sicuramente”, ha affermato il leader iraniano Ali Khamenei ribadendo che Israele “subirà una dura punizione”. Lo riporta l’agenzia Irna.

Colpiti comandanti militari e due scienziati del programma nucleare

Il New York Times riporta che a Teheran sono stati colpiti dall’attacco israeliano alcuni edifici residenza di comandanti militari di alto rango dell’esercito. Teheran conferma la morte (probabilmente ad opera di un blitz del Mossad) del capo delle Guardie Rivoluzionarie Hossein Salami. Ucciso anche il generale Mohammad Bagheri. Assassinati anche due scienziati del programma nucleare di Teheran. L’Aiea, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, sta monitorando “attentamente la situazione profondamente preoccupante in Iran e l’impianto di arricchimento dell’uranio a Natanz”.

Netanyahu: “Colpito il cuore del programma di arricchimento nucleare dell’Iran”

Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha dichiarato che Israele ha colpito “il cuore del programma di arricchimento nucleare dell’Iran e i suoi sforzi per sviluppare un’arma nucleare”. Ha aggiunto che l’attacco ha preso di mira l’impianto principale di arricchimento a Natanz, nonché i principali scienziati nucleari iraniani coinvolti nello sviluppo della bomba e il nucleo del programma missilistico balistico del Paese.

L’attacco contro l’Iran andrà avanti per “il tempo necessario”, ha dichiarato il premier israeliano. Negli ultimi mesi – ha aggiunto – l’Iran ha adottato misure nel campo dell’armamento nucleare “che non aveva mai adottato prima” e che lo hanno portato più vicino all’ottenimento di un’arma nucleare in un breve lasso di tempo.

Usa: “Noi non coinvolti”

Gli Stati Uniti dicono di essere al corrente degli attacchi israeliani contro l’Iran ma precisano di “non essere coinvolti in nessun modo”. E’ quanto riferiscono funzionari di Washinton alla Cnn. Donald Trump ha convocato un vertice di governo alla Casa Bianca dopo gli attacchi israeliani sull’Iran.

“Stasera Israele ha intrapreso un’azione unilaterale contro l’Iran. Non siamo coinvolti in attacchi contro l’Iran e la nostra massima priorità è proteggere le forze americane nella regione”. Lo dichiara in una nota il segretario di Stato Usa Marco Rubio. “Israele ci ha comunicato di ritenere che questa azione fosse necessaria per la sua autodifesa”, prosegue. “Il Presidente Trump e l’Amministrazione hanno adottato tutte le misure necessarie per proteggere le nostre forze e rimanere in stretto contatto con i nostri partner regionali. Voglio essere chiaro: l’Iran non dovrebbe prendere di mira gli interessi o il personale statunitense”, conclude Rubio.

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