Inter-Sampdoria, costretti ad uscire a suon di schiaffi: ultras rischiano Daspo

Scene da far west: padre picchiato con la bambina e giovane spinto giù dai seggiolini

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Assurdo quanto capitato sabato 29 ottobre durante il match tra Inter e Sampdoria: gli ultras nerazzurri, venuti a conoscenza della morte del tifoso Vittorio Boiocchi, hanno costretto gli altri tifosi (anche con minacce e spintoni) ad abbandonare il settore del Meazza

Sui social sono tanti i tifosi presenti allo stadio che hanno denunciato di essere stati obbligati a lasciare l’intero anello della curva nord. Su Twitter, un testimone scrive: “Ieri sera mi trovavo in Curva Nord sono stata minacciata di essere presa a botte se non fossi uscita. Ho visto un uomo essere preso a cazzotti davanti a me perché voleva far valere il suo diritto sacrosanto di vedere la partita. Io mi auguro che la società prenda provvedimenti”. C’è chi conferma anche casi di violenza: “Ci stanno costringendo con le minacce a uscire. Un padre picchiato con la bambina, gente che ha fatto 600 km costretta a tornare a casa“, scrive un altro utente su Twitter.

INDAGA LA QUESTURA

Adesso, dopo le diverse denunce social dei tifosi sgomberati, la questura di Milano infatti sta lavorando sulle immagini delle telecamere di sorveglianza installate a San Siro per ricostruire i singoli episodi.

LA CONDANNA DELL’INTER FC

Il club nerazzurro, intanto, prende finalmente posizione con un comunicato ufficiale apparso sul proprio sito: “FC Internazionale Milano – si legge – condanna con fermezza qualsiasi episodio di coercizione avvenuto sabato sera al secondo anello verde dello stadio di San Siro”. 

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