“IN ROSSO”, gli scatti di Massimiliano Ferro all’Archivio Storico di Palermo

L’esposizione, curata dalla professoressa Gabriella Bellone, si articola in trentadue immagini che “dialogano” tra loro

 Trentadue fotografie a colori legate dal filo conduttore del rosso, colore archetipico, carico di storia e ricco di simbolismi. 
“IN ROSSO” è il titolo della personale fotografica di Massimiliano Ferro, inaugurata lo scorso giovedì 27 aprile e allestita negli spazi dell’Archivio Storico Comunale, in via Maqueda 157 a Palermo. 
L’esposizione, curata e organizzata da Graziella Bellone, rimarrà fruibile fino al prossimo 7 maggio.
È  possibile visitarla tutti i giorni, da lunedì a venerdì dalle 9:00 alle 13:00; il mercoledì, invece, dalle 9:30 alle 17:30 e il sabato e la domenica dalle 10:00 alle 17:00. 
L’ingresso è libero. 

UN “ROSSO SENZA LIMITI” 

“IN ROSSO” trae le mosse da un progetto coltivato nel corso degli anni dal fotografo palermitano, nato per caso a seguito di uno scatto per strada. 
Il rosso presente in un elemento ha colpito ed emozionato così tanto Massimiliano Ferro da indurlo a ricercare, in altri momenti quotidiani, tra le gente e negli spazi urbani, l’energia e la vitalità vibrante insite in un particolare, da cogliere e immortalare.  
Uno dei tratti più qualificanti della mostra è il “dialogo” tra le immagini accomunate dal rosso. 
Un “rosso senza limiti” che, da sempre, incarna molteplici significati metaforici, riscontrabili nelle immagini presentate nella raccolta che si rivela attraverso una situazione. 
O, ancora, un dettaglio, un oggetto, una scena.
Lo sguardo attento e appassionato di Massimiliano Ferro ha saputo catturare la magia e il prodigio di un dato, di un soggetto, di una scena tramite la sua macchina fotografica.
Ovvero, la fedele compagna di tutte le sue avventure che, congiuntamente alla sensibilità del fotografo, rende speciali le sue immagini in rosso, eternandole. 

L’INAUGURAZIONE 

Il vernissage ha visto la partecipazione e gli interventi dell’assessore alla Cultura del Comune di Palermo Giampiero Cannella e di Eliana Calandra e Claudia Fucarino, rispettivamente consulente culturale del sindaco e responsabile della Gestione Culturale del Comune. 

Da sinistra: Eliana Calandra, Graziella Bellone, Massimiliano Ferro e Giampiero Cannella

LA CRITICA DI GRAZIELLA BELLONE 

Rosso è il colore archetipico, carico di storia e ricco di simbolismi, che incarna da sempre molteplici significati metaforici. Rosso come passione, gioia, dinamismo ma anche pericolo, sangue, fuoco, quindi dalla profonda ambivalenza: colore della vita e della morte.
Ma il rosso può essere anche strumento di lettura della contemporaneità o semplicemente il colore alchemico dell’esternazione e della trasformazione, ricco di poteri scaramantici.
È un colore che parla, che chiama.

Tutto questo e molto di più, è percepibile nella raccolta fotografica di Massimiliano Ferro , un viaggio nella nostra quotidianità e nell’anima, in grado di proiettare lo spettatore in una dimensione esistenziale-metafisica e di comunicare messaggi e significati che vanno ben oltre lo sguardo.
Ed è proprio il “rosso senza limiti” di cui parlava Vasilij Vasil’evič Kandinskij (Lo spirituale nell’Arte, 1910) il filo conduttore che lega tra loro le trentadue  immagini presentate.
Si tratta di una narrazione della realtà capace di attivare il gioco e la magia del riconoscimento, quella degli scatti di Massimiliano Ferro, in cui si alternano o evidenziano soggetti in contesti dinamici, in circostanze casuali, in attimi di complicità o in pieghe e gesti che alludono alla fragilità umana, ai sentimenti o semplicemente al momento fortuito colto in una visione occasionale.

Altre volte è la forza del rosso che emerge nella sua potente ed evocativa cromia da un oggetto apparentemente banale:una borsa, un ombrello,un pacchetto, la porta di una metropolitana e così via, che rende speciale ed eterna attimi e scorci di normale quotidianità.
Le immagini a colori, apparentemente semplici, senza un percorso cronologico, sono come ri-tratti della vita di tutti i giorni che vivificano ed esaltano una particolare metafora, in cui l’allusione è il trait d’union.
Ma riuscire a “vedere” dentro il colore rosso richiede una condizione dell’anima aperta al pulsare dello sguardo, al vibrare sotteso delle emozioni, alla curiosità, all’immateriale.
Pertanto, l’invito di Massimiliano Ferro è quello di riuscire a scorgere il visibile nell’invisibile, il contrasto o il sotteso valore tra significato e significante, per lasciarsi catturare e trasportare da un rosso senza fine.

 

 

 

 

 

 

 

 

ORARI