Guerra, Putin detta le regole: “Kiev neutrale e riconoscimento della Crimea”

Le condizioni per cessare il fuoco

PUTIN

Russia's President Vladimir Putin chairs a meeting on preparations for the 2018 FIFA World Cup in Moscow, Russia October 3, 2017. Sputnik/Alexei Nikolsky/Kremlin via REUTERS ATTENTION EDITORS - THIS IMAGE WAS PROVIDED BY A THIRD PARTY.

Mentre proseguono massicci i bombardamenti russi anche sulla città orientale di Kharkiv, si sono conclusi, dopo quasi 6 ore, i colloqui tra Mosca e Kiev. Quest’ultimi avvenuti nella regione bielorussa di Gomel sulla frontiera con l’Ucraina. Intorno alle 17.30 italiane, le delegazioni sono ripartite per consultazioni nelle rispettive patrie prima di un secondo round dei negoziati che si terrà “nei prossimi giorni” al confine tra la Polonia e la Bielorussia.

KIEV NEUTRALE

Durante una telefonata fra il presidente russo e Macron, Putin avrebbe detto che: ”Un accordo con l’Ucraina sarà possibile solo dopo la “smilitarizzazione e de-nazificazione di Kiev”. “Quando avrà assunto uno status neutrale”.

RICONOSCIMENTO DELLA CRIMEA

Altra condizione del presidente Vladimir Putin per porre fine all’attacco della Russia in Ucraina c’è il riconoscimento della Crimea come territorio appartenente a Mosca. La penisola è stata invasa dai russi nel febbraio 2014: fino ad allora, era una Repubblica autonoma indipendente all’interno dell’Ucraina. Instaurato un governo filorusso e organizzato un referendum lampo, Mosca annesse la penisola in violazione del diritto internazionale, della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina.

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