Giulia Cecchettin uccisa con numerose coltellate al collo ed alla testa

Sulle mani e sulle braccia di Giulia sono state trovate altre ferite da taglio, dettagli che rivelano il suo disperato tentativo di difesa

Dall’ispezione cadaverica esterna di Giulia Cicchettin, la 22enne veneta ritrovata senza vita nella mattinata del 18 novembre, dopo una settimana di ricerche nei pressi del lago di Barcis, in Friuli Venezia Giulia, è emerso che la morte della  giovane è dovuta alle numerose coltellate che l’hanno colpita alla testa e al collo.  Il medico legale ha rinvenuto altre ferite da taglio anche sulle mani e sulle braccia della ragazza. Dettagli che rivelano il suo disperato tentativo di difesa.

I dettagli dell’aggressione comunicati dagli inquirenti

Il circuito di videosorveglianza dello stabilimento Christian Dior di Fossò ha ripreso l’aggressione perpetrata da Filippo contro Giulia. Gli inquirenti hanno comunicato i dettagli ripresi dal video: “Nel filmato si vedono i due ragazzi impegnati in una colluttazione durante la quale Giulia è ferita e perde sangue. poi Filippo Turetta poneva in essere atti idonei diretti in modo non equivoco a cagionare la morte colpendola nuovamente, al fine di evitare che la stessa fuggisse”. La nota degli inquirenti continua implacabile: “Dopo aver colpito Giulia con calci mentre si trovava a terra, tanto da farle gridare ‘Mi fai male’ invocando aiuto, Filippo viene ripreso mentre si sposta insieme alla ex in un’altra area con la propria auto, dalla quale la 22enne fugge. Rincorsa, viene colpita alle spalle“.

Giulia individuata da un cane dell’unità cinofila

Dopo l’aggressione, il ragazzo si è diretto in una strada impervia chiusa la traffico stagionale, nei pressi del lago di Barcis, in Friuli Venezia Giulia. Lì avrebbe adagiato il corpo della povera ragazza sul bordo di un dirupo, per poi farlo rotolare per 50 metri. Il cadavere ha interrotto la sua corsa nel canalone che scorre tra il lago di Barcis e Piancavallo. A trovare Giulia è stato un cane della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, che l’ha individuata sotto il piano stradale in una zona così impervia che per recuperare il corpo si è reso necessario necessario l’intervento di una squadra speleo-alpino-fluviale di Pordenone. Al momento del ritrovamento il corpo della vittima era vestito con gli stessi indumenti che indossava al momento della scomparsa.

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Omicidio Giulia Cecchettin, rinvenuto il cadavere nel lago di Barcis