Gianluca Grignani torna a Sanremo con un brano dedicato al padre

Il cantautore e chitarrista milanese, un veterano del Festival, prova a riprendersi il palco con una confessione intima e personale

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In occasione della sua settima partecipazione al Festival di Sanremo, Gianluca Grignani – dopo il duetto con Irama all’Ariston nell’edizione passata – porta sul palco un brano che racchiude la ferita di un rapporto irrisolto. 
Quando ti manca il fiato“, scritto insieme al Maestro Enrico Melozzi, è un pezzo molto personale dedicato al padre dell’artista milanese. 
Con la rabbia e tenerezza che hanno sempre contraddistinto il suo linguaggio cantautorale, Gianluca Grignani affronta nel testo i temi cruciali del perdono, della solitudine e del passato impossibile da archiviare
Un’esibizione sofferta, ma sincera. 

UNA LUNGA CARRIERA 

Malgrado l’età relativamente giovane – è nato, infatti, il 7 aprile del 1972 – Gianluca Grignani può a buon diritto essere considerato un veterano del Teatro Ariston. 
Appena ventitreenne, partecipò al Festival di Sanremo con un brano, classificatosi sesto ma dal successo duraturo, dal titolo “Destinazione Paradiso” divenuto “generazionale”. 
Una cifra che il chitarrista e cantautore ha mantenuto nel corso della sua lunga carriera, caratterizzata da alti e bassi ma sempre all’insegna della sincerità e del rapporto leale con i fans. 

GIANLUCA GRIGNANI E IL FESTIVAL 

I brani di Gianluca Grignani non hanno ottenuto, in ambito festivaliero, il successo che il pubblico ha invece decretato. 
Basti pensare a “Liberi di sognare”, nel 2005, che non superò nemmeno lo sbarramento per la finale.
Già nel 1999 e  nel 2002, Gianluca Grignani aveva proposto autentici “cult” comeIl giorno perfetto” e “Lacrime della luna”, giunti rispettivamente al tredicesimo e al dodicesimo posto.
All’ottavo piazzamento, nel 2008, “Cammina nel sole”; stesso destino toccato, nel 2015, a “Sogni infranti” che la critica ha sempre considerato una delle sue migliori canzoni in assoluto. 

“QUANDO TI MANCA IL FIATO” 

Il brano presentato a Sanremo nel 2023 si fonda su sentimenti contrastanti: da un lato, il ricordo e la rielaborazione della complessa personalità del padre, a metà strada tra un uomo comune e un eroe. 
Poi, l’abbandono, il distacco e il dolore fino a quando il silenzio non è rotto da una telefonata che rimette in moto la relazione tra i due. 
Un’interpretazione volutamente imperfetta, ma sanguigna e autentica.