Formazione professionale in Sicilia, è scontro: Schifani blocca tutto
Sono 130 i milioni destinati alla Formazione professionale in Sicilia attraverso il bando dell’articolo 7. Dopo il via libera di una settimana fa, è arrivato il dietrofront del governatore Schifani: il problema riguarda la modalità di assegnazione di questi fondi agli enti, ovvero tramite il click day un metodo che alla Regione Siciliana non piace. L’assessore dell’Istruzione e della Formazione Mimmo Turano sta riscrivendo i bandi e attende il via libera del presidente su una nuova formula di assegnazione delle risorse.
In merito alla nota congiunta diffusa da ASSOFOR e iFORM Confimpresaitalia sull’Avviso 7/2023, le scriventi Associazioni Datoriali – CENFOP Sicilia, ANFOP Sicilia, FORMA Sicilia, FORMA.RE e ASEF – ritengono necessario fornire alcune precisazioni e chiarire il proprio posizionamento. È doveroso evidenziare che le nostre organizzazioni rappresentano circa l’80% degli enti operanti nel settore della formazione professionale in Sicilia. Tale dato conferma la nostra maggiore rappresentatività rispetto a sigle che, sebbene molto attive mediaticamente, fanno capo a un numero estremamente limitato di enti di grandi dimensioni”.
Abbiamo appreso a mezzo stampa della soddisfazione espressa da ASSOFOR e iFORM per il ritiro dell’Avviso 7/2023. Una posizione che riteniamo grave e irresponsabile, dal momento che tale avviso avrebbe consentito a migliaia di cittadini siciliani non solo di accedere a percorsi formativi, ma anche – in molti casi – di beneficiare del sostegno al reddito erogato dall’INPS. La prima finestra dell’avviso ha già garantito il finanziamento di circa 750 corsi assegnati a oltre 200 enti, rappresentando un importante strumento di attivazione delle politiche attive.
“Pur contestando la procedura del cosiddetto “click day”, gli Enti aderenti alle due sigle in questione hanno partecipato regolarmente alla prima finestra, ottenendo peraltro finanziamenti. Ci chiediamo, quindi, perché le stesse obiezioni non siano state sollevate nel 2024. Probabilmente la differenza risiede nel fatto che l’Avviso 7, al contrario dell’Avviso 8 – basato su valutazioni discrezionali – ha garantito una distribuzione equa delle risorse su base provinciale e per area professionale, scongiurando concentrazioni in capo a pochi soggetti.
“Va inoltre sottolineato che gli Avvisi a sportello più recenti (Avviso 2, Avviso 3 e Avviso 7 – prima finestra) non hanno generato alcun contenzioso in sede amministrativa o giudiziaria, a differenza di precedenti avvisi con procedura valutativa, spesso ostacolati da ricorsi che ne hanno compromesso l’efficacia e la tempestività attuativa”.
“L’Avviso 7 è già coerente con i principi del FSE+, avendo ottenuto il parere favorevole del Comitato di Sorveglianza. La procedura a sportello, adottata da tutte le Regioni italiane – soprattutto nell’ambito del PNRR – risulta efficace per rispondere rapidamente ai fabbisogni emergenti e garantire continuità agli interventi formativi, in linea con gli obiettivi della programmazione FSE+ 2021-2027 e dei programmi GOL. La formazione in Sicilia non può e non deve tornare indietro. Occorre respingere ogni tentativo di ritorno a logiche oligopolistiche, discrezionali e verticistiche. È tempo di difendere un modello di sistema formativo aperto, meritocratico e inclusivo”.
“Le scriventi associazioni ribadiscono con senso di responsabilità la piena disponibilità a un confronto costruttivo e trasparente, ma respingono ogni tentativo di bloccare o rallentare un settore strategico per lo sviluppo della nostra regione. Esprimiamo piena fiducia nell’operato dell’Assessorato regionale, del Dipartimento della Formazione e del Governo siciliano, e chiediamo il ripristino immediato della seconda finestra dell’Avviso 7, nonché la pubblicazione urgente dell’Avviso 6,
al fine di evitare che le politiche attive del lavoro e della formazione continuino a subire ritardi causati da interessi particolari, in contrasto con i principi di equità, trasparenza ed efficacia che devono guidare l’azione pubblica”.