Finanziaria regionale, dopo il caso Nakajima la norma per i teatri: “Si emani regolamento che tuteli il decoro”

L’erogazione dei finanziamenti regionali agli enti gestori dei teatri di proprietà pubblica sarà “subordinata” all’emanazione del regolamento sulla gestione degli stessi

I festeggiamenti per il compleanno del miliardario giapponese Kaoru Nakajima a Palermo hanno creato un vero e proprio caso. Se l’amore per la nostra città e il lusso dei preparativi hanno suscitato non poca curiosità, il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha espresso il proprio disappunto sulla questione. Ecco che adesso la Finanziaria regionale prova a stabilire delle regole sulla gestione dei teatri siciliani.

Il caso Nakajima  e il disappunto di Schifani

“Io sono una persona liberale che ha sempre guardato al privato con molto interesse, ma a tutto c’è un limite – ha dichiarato -. Perché in questo modo si apre una finestra senza precedenti, in forza della quale anche altri privati potrebbero chiedere analogo trattamento”. Il governatore si è chiesto “fino a che punto gioielli della cultura di questa città, adibiti sino a oggi a tali finalità come il teatro, o con finalità pubbliche e istituzionali di alto livello possano essere convertite a certi tipi di attività che possono essere tranquillamente realizzate in altri siti della città, siti altrettanti autorevoli”.

La Finanziaria regionale

 Un comma dell’articolo 36 della Finanziaria varata dalla Giunta impone ora ai gestori dei teatri pubblici di approvare un regolamento “per la fruizione pubblica o di manifestazioni di interesse pubblico delle strutture”.

La norma prevede che l’erogazione dei finanziamenti regionali agli enti gestori dei teatri di proprietà pubblica sia “subordinata” all’emanazione di tale regolamento. Il tutto “con l’obiettivo di tutelarne il decoro e la compatibilità con le finalità culturali ed artistiche”.

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