A Roma infermiera uccisa a coltellate nell’androne di un palazzo

La vittima in occasione del suo compleanno aveva chiesto come regalo di organizzare una raccolta fondi per la “Casa delle donne per non subire violenza”

Ancora un femminicidio, questa volta a Roma. Ieri pomeriggio una donna, Rossella Nappini, infermiera di 52 anni, è stata uccisa a coltellate in un palazzo della zona Trionfale. Il cadavere è stato ritrovato alle 17 da un condomino dello stabile, che ha notato il corpo nell’androne del palazzo.
La vittima era separata, aveva due bambini e viveva con la madre. Quasi sicuramente è stata colpita da una persona che conosceva. Le indagini degli investigatori, che al momento non escludono alcuna pista, ma si concentrano comunque sulle ultime relazioni sentimentali della donna. Gli agenti stanno ascoltando una serie di persone per ricostruire la possibile dinamica di quanto accaduto e far luce sulla vicenda. In serata la questura ha sentito anche l’ex compagno, il padre dei bambini.

Forse un litigio prima del femminicidio

Il sostituto procuratore della Repubblica ha disposto l’autopsia per stabilire il numero di coltellate che hanno raggiunto la vittima del femminicidio. Prima dell’omicidio alcuni inquilini dell’edificio dove è stato ritrovato il corpo, avevano sentito gridare una donna che chiedeva aiuto. Non si esclude che prima dell’accoltellamento la Nappini abbia avuto un litigio con il suo assassino. Probabilmente l’aggressore aveva chiesto alla vittima un ultimo incontro per chiarire tendendole una trappola, o forse l’ha aspettata sotto casa in attesa che tornasse dal lavoro. Gli agenti hanno cercato nei cassonetti dei rifiuti all’isolato l’arma utilizzata per il delitto, che secondo il medico legale sarebbe un coltello. Ironia della sorte, Rossella Nappini nel 2018, in occasione del suo compleanno, sul suo profilo Facebook aveva chiesto come regalo di organizzare una raccolta fondi affinché ci fossero donazioni alla “Casa delle donne per non subire violenza”.