La favola di Nicola si tinge di giallo: la Procura ha aperto un’indagine

Il bimbo ha riabbracciato i genitori dopo 30 ore di angoscia. Sarebbe uscito da casa da solo, dopo essere stato messo a letto, e avrebbe percorso più di 3 km. Indagini in corso

Tutta l’Italia ieri mattina ha tirato un sospiro di sollievo quando si è diffusa la notizia del ritrovamento, dopo 30 ore, del piccolo Nicola Tanturli. Il bimbo di 21 mesi che, nella notte tra lunedì e martedì, si era allontanato dalla sua abitazione, in provincia di Firenze. Ma la gioia del lieto fine non è riuscita a dissipare alcuni punti oscuri, alcune stranezze riscontrabili in questa vicenda. Non a caso infatti la Procura di Firenze ha aperto un fascicolo di indagine. Il fascicolo è ancora senza indagati e, al momento, non sarebbe stato definito il reato per cui si sta procedendo.

IPOTESI DI REATO: ABBANDONO DI MINORE

Il maggiore Michele Arturo, comandante della compagnia del Mugello in merito ha detto: «Stiamo facendo i primi accertamenti sulla dinamica dell’accaduto e riferiremo alla magistratura. La valutazione sul comportamento dei genitori al termine delle indagini sarà riferita in Procura«. Le indagini vogliono accertare il comportamento tenuto da Leonardo Tanturli e dalla moglie Pina nella vicenda della scomparsa del loro figlio. Non è escluso che, al termine degli accertamenti, si possa configurare l’ipotesi di reato di abbandono di minore».

UNA SERIE DI STRANEZZE

Si cerca di chiarire, per esempio, il mistero dei sandali che il piccolo Nicola calzava quando è avvenuto il ritrovamento nella scarpata in cui, verosimilmente, sarebbe scivolato. Ci si chiede se sia possibile che il piccolo li abbia messi da solo al risveglio, o se, invece, i genitori l’abbiano messo a letto con le scarpine ai piedi. Inoltre è stato ritrovato a circa 2,5 km dalla sua abitazione. Che, di sicuro, è una distanza notevole per un bimbo di soli 21 mesi. Occorre anche capire come mai i cani molecolari sguinzagliati per le ricerche non abbiano fiutato alcuna traccia del piccolo, lungo la strada che conduce dritta alla scarpata. E, inoltre, ci si chiede per quale motivo Pina e Leonardo Tanturli, i genitori del bimbo, abbiano dato l‘allarme della scomparsa di Nicola 9 ore dopo avere riscontrato che il bimbo non era in casa con loro. E, infine, il perché delle tracce ematiche riscontrate in corrispondenza della porta di casa.