Enea, il bambino abbandonato in ospedale il giorno di Pasqua: Ezio Greggio fa un appello alla madre

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Enea, un nome che oramai tutta l’Italia conosce. Enea è un bimbo nato il giorno di Pasqua: la mamma ha scelto di lasciarlo nella culla della vita della clinica Mangiagalli di Milano così da potergli dare una vita migliore.

Ezio Greggio e l’appello alla mamma di Enea

In poco tempo la notizia ha fatto il giro del web e le polemiche non sono mancate. Tra le tante voci, quella di Ezio Greggio, che poco dopo che ha appreso la notizia, ha pubblicato sul suo profilo Instagram un video dove invita la madre del piccolo a ripensarci.

“Ti daremo una mano perché Enea merita una mamma vera, non una mamma che poi dovrà occuparsene ma non è la mamma vera”, ha affermato il conduttore. Parole che hanno scatenato una vera e propria bufera. Sui social è polemica: “In poche parole Ezio Greggio ha insultato migliaia e migliaia di genitori adottivi che hanno saputo crescere con amore bambini e bambine”. Centinaia i profili che non condividono questa richiesta di “ripensamento”.

“L’appello non è rivolto a una mamma che non vuole il proprio figlio”

Una bufera che ha costretto Ezio Greggio a fare delle puntualizzazioni sulla sua posizione.

“Rispondo con questo messaggio per rispondere a tutti: Col Prof. Mosca abbiamo deciso di lanciare entrambi degli appelli per un solo motivo: la mamma di Enea ha lasciato nella Culla per la vita della Mangiagalli non solo il bimbo ma anche una lettera struggente e piena d’amore, in cui una mamma in difficoltà abbandona il suo bambino tanto amato, sperando che la sua vita sia meglio di quella che gli può offrire lei. Quindi l’appello non era volto a far ripensare alla scelta di una madre che non voleva il proprio figlio, ma a una madre che probabilmente con l’aiuto di qualcuno che la aiutasse a superare le difficoltà economiche, o personali o familiari, non sentendosi più sola, potrebbe ripensare alla sua scelta e tenere il proprio bambino – scrive il conduttore, che poi prosegue – Nessuna polemica quindi verso quelle fantastiche mamme e famiglie che adottano i bimbi abbandonati e che garantiscono loro amore e futuro come se fossero i veri genitori, anzi talvolta pure meglio. Con forza, affetto e convinzione l’appello mio e del prof. Fabio Mosca: mamma di Enea se ami il tuo bimbo e il tuo desiderio è tenere il tuo bimbo siamo in tanti pronti ad aiutarti, sei ancora in tempo a ripensarci. Un saluto a tutti voi che avete letto questo appello anche a coloro che non ne avevano capito il senso”.

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