Emergenza crack, a Palermo nasce un centro di pronta accoglienza

Dare supporto alle persone, soprattutto ai più giovani, dipendenti dal crack. Con questo scopo nasce a Palermo il primo centro di pronta accoglienza, progetto finanziato dalla Regione Siciliana.

Il centro sarà realizzato entro la fine dell’anno, con un’équipe di 24 operatori e aperto per ventiquattr’ore al giorno, anche la notte. La struttura sorgerà in un padiglione di 700 metri quadrati di proprietà dell’Azienda sanitaria provinciale, in via Gaetano La Loggia.

Progetto finanziato dalla Regione e Asp di Palermo

Regione e Asp di Palermo insieme nella realizzazione e nella gestione di un Centro di pronta accoglienza che possa fornire sostegno medico, farmacologico, terapeutico e psicologico-emotivo ai soggetti con dipendenza da sostanze, in particolare crack e cocaina. Il progetto, presentato oggi a Palazzo d’Orléans, è stato finanziato con poco più di due milioni di euro per due anni, per metà con risorse dell’area Salute mentale del Piano sanitario nazionale 2022, messe a disposizione dall’assessorato regionale della Salute e per la restante parte dall’Asp del capoluogo siciliano.

Schifani: “Un’iniziativa pioneristica”

“Un’iniziativa pioneristica – afferma il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani – che per la prima volta vede la luce in Sicilia e con un finanziamento interamente disposto con fondi pubblici. È il segnale concreto dell’impegno che il mio governo sta mettendo in campo per fronteggiare un fenomeno sociale devastante che purtroppo colpisce soprattutto le fasce giovanili, specialmente delle aree metropolitane. Siamo molto orgogliosi di questa iniziativa che seguiremo da vicino e che, a regime, porterà aventi anche azioni di reinserimento sociale”.

Il centro d’accoglienza

Il centro, di 700 metri quadri, sorgerà all’interno del padiglione 13 della sede dell’Asp di via La Loggia e disporrà di 12 posti letto (che potranno anche essere aumentati secondo le necessità) per accogliere quei soggetti in particolare condizione di fragilità e a rischio di vita a causa dell’utilizzo massivo di sostanze psicoattive fino a un mese, eventualmente prorogabile. Attualmente, sono in corso i lavori di ristrutturazione, con cantieri attivi su tre turni e in stretta collaborazione con la Soprintendenza dei Beni culturali di Palermo poiché interessano un edificio storico vincolato. Si sta procedendo anche al reperimento del personale: medici, psicologi, terapisti della riabilitazione, assistenti sociali, infermieri, operatori socio-sanitari e collaboratori amministrativi. L’impegno è quello di far partire le attività entro la fine del 2023 o, al massimo, entro i primi giorni del 2024. 

Fonte foto: www.regione.sicilia.it

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