Eletto sindaco il gioielliere che sparò e uccise un bandito

A fine novembre del 2015, reagì al sequestro e sparò ai ladri, una gang albanese che si era introdotta nella sua villa a Rodano (Milano), e uccise uno dei tre, un ergastolano ricercato e ritenuto pericoloso, più volte evaso dal carcere. Fin da subito disse che lo aveva fatto “per difendere la sua famiglia, non per uccidere, per mandarli via”, ma Rodolfo Corazzo, gioielliere oggi 68enne, allora fu indagato per eccesso di legittima difesa. Solo due anni dopo, la sua tesi difensiva trovò accoglimento e il caso si chiuse con l’archiviazione. Ora, quasi 10 anni dopo quella tragica vicenda, Corazzo è diventato sindaco del suo comune, dopo la tornata elettorale dell’8 e 9 giugno. Il programma che porterà avanti? “La mia è un po’ una missione con priorità alla sicurezza: telecamere e lotta ai furti”.