Ecomostro di via Tiro a Segno, partita la bonifica dei rifiuti

ecomostro

Questa mattina, come richiesto dall’amministrazione comunale di Palermo e fortemente voluto dal Sindaco, sono iniziate le attività di sgombero, rimozione e bonifica dei rifiuti di varia natura illecitamente abbandonati nell’immobile abusivo, confiscato alla mafia sito in via Tiro a Segno.

Successivamente, sotto la guida dell’area Urbanistica e della rigenerazione urbana e dell’area afferente ai lavori pubblici del Comune, saranno attivati gli interventi di demolizione della struttura denominata “ecomostro” per una successiva riqualificazione del sito giornalmente preso di mira da ignoti per abbandonare sia all’interno che sulla pubblica via rifiuti di ogni tipo anche pericolosi alla salute pubblica.

Una settimana per la bonifica 

Le attività di bonifica dell’area, dove sono presenti ingombranti, inerti/sfabbricidi, rifiuti solidi urbani,  che dureranno da 5 a 7 giorni lavorativi vedranno in campo non meno di 4 autisti e 6 operatori/operai con due motrice di cui una con cassone e gru con benna a polipo e l’altra munita di cassone scarrabile, un compattatore da 24 mc, un Bobcat/ mini-pala, due autocarri a pianale con sponda posteriore caricatrice e un autocarro a vasca.   

“ Continua  il nostro impegno per restituire decoro e dignità alla nostra città.  Questo intervento, voluto fortemente dal Sindaco Lagalla, auspichiamo – dichiara l’Assessore all’Ambiente Pietro Alongi – che possa essere gradito dai residenti che vogliono una città più pulita e a misura d’uomo e che sono stanchi di vedere usare spazi, come quello di via Tira a Segno, come discarica, spesso anche data a fuoco. Siamo certi – continua Alongi – che i residenti dei palazzi limitrofi all’ecomostro, dopo la bonifica che stiamo realizzando,  saranno protagonisti nel collaborare al corretto conferimento dei rifiuti e al rispetto delle regole”.  

“L’amministrazione visto che il servizio non rientra nel vigente Contratto di servizio – fa sapere il presidente della RAP Giuseppe Todaro – è stato deliberato ad anno nuovo dalla Giunta Comunale e commissionato con determina dirigenziale dell’assessorato ambiente,  per un importo di circa 12 mila euro. Noi come Rap non ci tiriamo indietro , da diversi giorni stiamo anche, congiuntamente intervenendo con la Polizia Municipale contro azioni di illegalità e abbandoni illeciti nella pubblica via, ma bisogna che tutti collaborino dalle istituzioni ai cittadini, bisogna reprimere e modificare questi comportamenti che ledono l’immagine della città ed umiliano gli sforzi di quei cittadini virtuosi che anziché buttare i rifiuti per terra utilizzano sia i Centri Comunali di Raccolta che il servizio gratuito a domicilio.”  

Tutto fermo sull’ecomostro 

La bonifica iniziata questa mattina da parte della Rap è un piccolo segnale che la politica palermitana non si è dimenticata della struttura abusiva. Ma al momento è tutto fermo. Ad aprile è stato nominato il Rup, Antonino Settepani, ma da quel momento non si è mosso più nulla. La strada tracciata da parte dell’amministrazione Lagalla è quella che porta alla demolizione della struttura. Anche se a Sala delle Lapidi c’è qualcuno che parla di riqualificare il bene.

Ad inizio maggio dello scorso anno Maurizio Carta, l’assessore comunale all’Urbanistica, aveva annunciato l’avvio delle procedure per abbattere l’ecomostro: sono passati nove mesi e si è iniziata la bonifica. L’auspicio è che non debbano passare altrettanti mesi per l’abbattimento della struttura, fatto richiesto più volte dai residenti in quanto luogo di degrado.  “Non ha più niente da poter riqualificare, porta solo degrado e rifiuti nella zona” avevano dichiarato alcuni abitanti della zona a Palermo Live qualche mese fa

Durante una seduta del Consiglio Comunale il capogruppo di Forza Italia Gianluca Inzerillo ha lanciato l’idea di riqualificare l’ecomostro e non abbatterlo, spiegando pure i motivi facendo una differenza tra costi e benefici. Un fatto al quale si oppose Fratelli d’Italia.

La strada è lunga

A ottobre una lettera di risposta ad un’interrogazione consiliare sul tema firmata dal Rup Antonino Settepani e dal dirigente Francesco Teriaca vengono poste due condizioni imprescindibili per procedere all’abbattimento di via Tiro a Segno. Il primo punto riguarda gli approfondimenti da parte degli uffici preposti, riguardanti l’intervento di riqualificazione dell’area originata dalla demolizione dello scheletro, con riferimento all’utilizzo o meno della parte ipogea e sistemazione urbanistica del sito“. 

Il secondo punto riguarda la bonifica dell’area che è iniziata oggi con l’apprezzamento da parte della IV Commissione Consiliare del Comune di Palermo. “Prendiamo atto con soddisfazione che oggi sono iniziati i lavori di bonifica e rimozione dei rifiuti da parte del personale della Rap nell’area dell’ecomostro di via Tiro a Segno – dichiarano Salvo Imperiale, Antonino Randazzo, Germana Canzoneri, Teresa Piccione e Giovanna Rappa -. Questo è il positivo risultato giunto dopo le nostre richieste per interventi mirati a restituire una migliore dignità e vivibilità. Di fatto, i lavori, per cui ringraziamo l’assessore Maurizio Carta, segnano un primo e determinante passo per l’abbattimento dell’Ecomostro con la contestuale rigenerazione complessiva di via Tiro a Segno“.

I residenti di via Tiro a Segno attendono i lavori alle fogne 

Le circa 140 famiglie che abitano nei pressi dell’ecomostro attendono inoltre che dal Comune partano i lavori sul sistema fognario dei palazzi al civico 56. I soldi ci sono, stanziati dal Comune. Anche in questo caso si attende che vengano risolti i cavilli burocratici che come sempre rallentano qualsiasi operazione. 

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