Kaoru Nakajima innamorato del Teatro Massimo, ecco da dove nasce la passione per Palermo

Fervono i preparativi per lo spettacolo di domenica e la cena al teatro Politeama. Qualche indiscrezione sul menù

Da quando si è saputo che il magnate Kaoru Nakajima aveva scelto Palermo per festeggiare i suoi 73 anni, assieme a centinaia di invitati e ai suoi dipendenti, in città c’è stata tanta curiosità sui motivi di questa scelta. A chiarirlo ha provveduto lo stesso industriale giapponese, come si legge sul Giornale di Sicilia. “Andrea Bocelli mi parlava dei teatri italiani – ha spiegato -. Sono andato sul sito del Massimo e ho trovato la versione in giapponese. Mi è sembrato un omaggio bellissimo al mio Paese. Mi sono innamorato prima del teatro e poi della città”. Infatti nel maggio 2021 è venuto a Palermo insieme a Bocelli, l’organizzatore Jimmy Pallas e il produttore giapponese Masa Katano, per mettere in moto la poderosa macchina organizzativa per un evento che doveva svolgersi il 4 novembre del 2021.

È stata una permanenza di circa una settimana che ha permesso agli interessati di poter supervisionare dettagliatamente le location scelte per l’evento. Poi l’incalzare del Covid ha scompaginato tutti i piani. Ma l’appuntamento era stato solamente rimandato.

I costi, ed un menù con piatti italiani e giapponesi “piatti belli a vedersi”

Non sta badando a spese mister Nakajiama. L’affitto del Teatro Massimo si aggira sui 100mila euro ed è più di  35mila euro quello per una intera settimana del Teatro Politeama. Far dormire i suoi ospiti negli hotel più lussuosi della città, invece, costerà 250mila euro.

Non si conosce ancora il prezzo della cena, di cui però si comincia a sapere qualcosa. Per quanto riguarda la composizione del menù, l’indirizzo è quello di rendere omaggio ai due Paesi, Italia e Giappone. Probabilmente ci sarà anche qualche piatto siciliano, perché è desiderio dell’industriale giapponese far provare ai suoi ospiti qualche specialità tipica della tradizione siciliana, sia dolce che salata. Devono essere “piatti belli a vedersi”, eleganti e non formali, e anche con una certa inventiva. Le cucine mobili verranno sistemate su via Emerico Amari.